🦸🏻♂️🦸🏻♀️I protagonisti italiani dell'intelligenza artificiale - Ital_IA Superthinkers 2023 - #14
Ecco i supereroi che si sono distinti quest'anno dando un enorme contributo allo sviluppo dell'intelligenza artificiale in tutti i settori, dall'accademia alla comunicazione passando dalla politica.
🎅Siamo arrivati al numero 14 di Superpoteri!
🦸 Siamo a fine anno, è tempo di bilanci. Ciò che rende unica l'Intelligenza Artificiale è anche ciò che più spaventa e affascina: la sua capacità di eguagliare alcune delle nostre competenze, per poi andare oltre, realizzando ciò che gli umani non possono. La capacità dell'AI di modellarsi sul comportamento umano è diventata la sua caratteristica distintiva. Tuttavia, dietro ogni progresso non ci sono avatar, ma persone reali, non avatar: c’è chi fa avanzare tecnicamente i diversi settori dell’intelligenza artificiale, chi riesce a far capire meglio come utilizzare le nuove tecnologie, chi realizza prodotti che possano aiutare ad aumentare efficienza e produttività, chi cerca di studiare l’effetto geopolitico e sociale.
🦹♀️Ho provato quindi a elencare gli italiani e le italiane, che, per un motivo particolare, si sono distinti in questo 2023, sapendo di lasciare indietro moltissimi nomi che hanno contribuito anche quest’anno a migliorare, raccontare e supportare lo sviluppo dell’intelligenza artificiale nel nostro Paese. Soprattutto in ambito accademico abbiamo delle eccellenze mondiali come Maria Chiara Carrozza, Fosca Giannotti, Rita Cucchiara, Isabella Castiglioni, Michela Milano. Ho inserito questi nomi non a caso, ma per sottolineare la vivacità di genere che abbiamo qui in Italia, mentre spesso, soprattutto in Silicon Valley, emergono solo figure maschili. Tornando alla lista dei “superpensatori” del 2023, scegliere non è stato facile. Abbiamo un grande potenziale da far crescere ancora, per acquisire una leadership a livello mondiale.
🦹♀️Se mi sono dimenticato qualcuno o qualcuna, o volete iniziare a segnalarmi profili per il 2024, potete continuare a scrivermi. Oltre alla lista potete trovare anche l’interessante discorso di Mattarella centrato su intelligenza artificiale e il suo impatto sulla società. Infine, se non l’hai ancora fatto, iscriviti!
2023 Ital_IA Superthinkers
Paolo Benanti
🦸Quando lo incontri non sai mai se è vestito con il saio da frate o con abiti casual. Paolo Benanti è infatti un francescano del Terzo Ordine Regolare, ma ha l’animo da nerd, affascinato dalla tecnologia, dalle neuroscienze e dal loro impatto sociale ed etico. Ed è proprio questo muoversi fluido tra sacro e profano che colpisce: dalla teologia morale alle conseguenze delle app di dating, non c’è tema che non riesca a spiegare. Ascoltarlo smuove la mente, rendendo semplice il complesso. Parla di futuro aiutandosi con le storie del passato. Paolo Benanti si è conquistato un ruolo di primo piano come “influencer” dell’intelligenza artificiale, una “rockstar” del settore, contribuendo con le sue riflessioni a una migliore comprensione del mondo che cambia.
Perché è Ital_IA Superthinkers 2023: in Italia non c’è task force, commissione, gruppo di esperti che non lo includa. Non sorprende quindi che sia l’unico italiano a far parte del prestigioso Comitato sull‘Intelligenza Artificiale delle Nazioni Unite istituito quest’anno..
Brando Benifei
🦸Brando Benifei, spezzino, quando lo incontri non può fare a meno di trasmettere la sua passione per l’Europa. Nonostante la sua giovane età è uno dei veterani in Parlamento Europeo, arrivando ad essere il capo della delegazione italiana del Gruppo dei Socialisti e Democratici. Nominato Leader Europeo 2022 della Fondazione Obama, istituita dall’ex Presidente degli Stati Uniti d’America per sostenere i leader emergenti nella politica e nella società, Brando Benifei è uno di quei parlamentari che non si nega mai, sempre pronto a intervenire per sostenere un’Europa più forte.
Perché è Ital_IA Superthinkers 2023: è stato il relatore dell’AI Act e nella maratona di 36 ore di discussione per l’accordo finale, ha fatto prevalere largamente la posizione del Parlamento Europeo, cercando di non arretrare sui rischi di un abuso della tecnologia: divieto della polizia predittiva, divieto della categorizzazione biometrica secondo orientamento sessuale, etnia, idee religiose o politiche, divieto anche per il riconoscimento emotivo e l’uso delle telecamere nei contesti della scuola e del lavoro. Se abbiamo una buona mediazione tra diritto e innovazione nel primo framework di regole sull’intelligenza artificiale a livello mondiale lo dobbiamo anche a Brando.
Barbara Carfagna
🦹♀️“Codice è il nostro programma. Perché abbiamo scelto questo nome? Codice è la lingua che parlano i computer…” Così Barbara Carfagna introduceva la prima puntata di Codice nel 2017, iniziando a raccontare come sta cambiando la società grazie al digitale. La giornalista, insieme a tutto lo staff di Codice, che vede grandi divulgatori come Alessio Jacona e Massimo Cerofolini, è riuscita a raccontare i cambiamenti che stanno avvenendo in tutto il mondo grazie alle nuove tecnologie in modo semplice, diretto e appassionato. Attraverso un mix di interventi di esperti internazionali e servizi che mostrano direttamente le innovazioni più sorprendenti, la tecnologia fa meno paura ed è più comprensibile.
Perché è Ital_IA Superthinkers 2023: Quest’anno c’è stata la settima stagione di Codice, il programma sul digitale più longevo della televisione italiana. E ovviamente il tema principale di tutte le puntate è stata l’intelligenza artificiale. Non era così scontato avere la possibilità di raccontare su Rai 1 quello che sta succedendo, ma la qualità di Codice è stata premiata, permettendo a un pubblico vastissimo di capire meglio gli effetti e gli utilizzi dell’intelligenza artificiale nell’anno di ChatGPT. Grazie a RaiPlay è possibile rivedere tutte le puntate in qualsiasi momento.
Barbara Caputo
🦹♀️Barbara Caputo, docente di Ingegneria informatica al Politecnico, profilo d’eccellenza in ambito universitario nel campo dell’intelligenza artificiale, è una delle voci più ascoltate anche dai Governi, che l’hanno voluta nelle diverse task force per l’elaborazione delle strategie nazionali sull’intelligenza artificiale. Dirige l’Unità ELLIS (www.ellis.eu) su “Safe and Secure Sensing Machines” (S3M-ELLIS@PoliTo) e l’Hub “AI@PoliTo” che riunisce tutte le migliori energie del Politecnico di Torino sui temi dell’AI moderna, dalla ricerca fondazionale alla sua applicazione in campi dalla manifattura predittiva alla robotica industriale e molti altri. La sua chiarezza comunicativa la rende una delle divulgatrici più brave, un profilo da seguire per chi vuole capire di più.
Perché è Ital_IA Superthinkers 2023: Non bastavano i suoi successi, Barbara Caputo è la Presidente di Focoos AI, una delle startup più promettenti, che ha vinto il Premio Nazionale per l'Innovazione (PNI) 2023 nella categoria ICT. La startup si distingue per il suo software innovativo che automatizza la creazione e l'allenamento di reti di visione artificiale, particolarmente rilevante per applicazioni in dispositivi a basso consumo energetico, come satelliti e droni, che presentano sfide significative nel settore aerospaziale.
Michele Grazioli
🦸Michele Grazioli non ha nemmeno 30 anni, ma è CEO di Vedrai, una startup nata nel 2020 durante la pandemia di Covid-19, che sfrutta l’intelligenza artificiale per supportare le Piccole e Medie Imprese (PMI) andando a simulare l’impatto delle decisioni sui risultati aziendali. In pochi anni, Vedrai ha mostrato una crescita impressionante, raccogliendo investimenti milionari e assumendo più di 150 dipendenti. La strategia di Vedrai include la formazione di joint venture e l'acquisizione di altre aziende per ampliare la sua expertise, come ad esempio Fermai, una collaborazione che offre servizi di manutenzione predittiva al settore manifatturiero, o Vedrai Data Intelligence, che aiuta le PMI a organizzare i loro dati in modo più efficiente.
Perché è Ital_IA Superthinkers 2023: nel panorama non troppo gratificante delle startup italiane che sviluppano soluzioni di intelligenza artificiale, VEDRAI sta crescendo come solo una startup di successo può fare: ha recentemente acquisito una quota del 60% in Indigo.ai, una piattaforma progettata per consentire anche agli utenti senza competenze tecniche di sviluppare chatbot e interfacce conversazionali, con l'obiettivo di incrementare le vendite e migliorare il servizio clienti. Sempre quest’anno, Vedrai ha anche acquisito Premoneo, una società specializzata in software di Intelligenza Artificiale per la determinazione dei prezzi. Possibile che Michele Grazioli abbia trovato una soluzione tecnologica italiana che si applica bene al contesto economico del nostro paese fatto di piccole e medie imprese?
Silvia Ferrari
🦹♀️Con un cognome così non poteva che andare veloce: Silvia Ferrari, modenese, prende un dottorato a Princeton, dove ha ottenuto premi e riconoscimenti per i suoi risultati. La sua carriera l'ha portata poi a insegnare prima alla Duke University e successivamente alla Cornell University, dove è Preside associato, professoressa di Ingegneria meccanica e aerospaziale e direttrice del laboratorio per sistemi intelligenti. Autrice del libro "Information Driven Planning and Control", che tratta di percezione artificiale, insegna agli studenti come progettare algoritmi utilizzando vari sensori. Ferrari utilizza la sua profonda conoscenza teorica per affrontare alcune delle minacce emergenti legate ai progressi dell'intelligenza artificiale.
Perché è Ital_IA Superthinkers 2023: oltre a intervenire sulle testate americane più importanti, come Engadget , grazie a un grant di 2 milioni di dollari, Silvia Ferrari sta sviluppando un sistema di pilota automatico "intelligente" per aerei, che impiega reti neurali per prevenire disastri in situazioni impreviste. Questo autopilota intelligente è in grado di apprendere autonomamente e in tempo reale come evitare catastrofi e stabilizzare le manovre di volo. Un altro esempio di genio italico all’estero.
Luca Longo
🦸Luca Longo è un professore italiano di 42 anni che insegna alla Technological University di Dublino da 15 anni. Le sue ricerche si concentrano principalmente su due aree: spiegare l'intelligenza artificiale, aprendo e descrivendo le "scatole nere" che stanno dietro le reti neurali, e sviluppare modelli computazionali attraverso dati elettroencefalografici per creare tecnologie interattive che siano in linea con il funzionamento del cervello umano. Quest’anno Longo ha anche fondato e organizzato a Lisbona la prima Conferenza mondiale su "Explainable Artificial Intelligence", per migliorare la trasparenza di come le intelligenze artificiali prendono le decisioni.
Perché è Ital_IA Superthinkers 2023: il suo impegno in questo settore gli è valso il riconoscimento di "AI Person of the Year" del 2023, superando 500 altri candidati. Questo premio è stato conferito da AI Ireland, un'organizzazione no-profit che promuove la conoscenza dell'intelligenza artificiale. Non sarebbe bello riportarlo in Italia?
Silvio Savarese
🦸“Perché ho lasciato Stanford per lavorare a Salesforce? Facile. Per accedere a risorse più grandi. Quanto più grandi? Molto più grandi. Almeno dieci volte superiori”. Con queste (comprensibili) parole il prof. Silvio Savarese, napoletano, racconta il suo passaggio a Salesforce, una delle più grandi società di software del mondo, con più di 80.000 dipendenti. Nell'azienda americana guida la direzione scientifica e la strategia a lungo termine per l’intelligenza artificiale. Scettico sull’avvicinamento della superintelligenza (“non meno di 15 anni”), pensa che la prossima ondata AI arriverà quando le reti neurali avranno esperienze sensoriali, che riusciranno a interagire con il mondo.
Perché è Ital_IA Superthinkers 2023: oltre alla creazione di un Generative AI Fund da 500 milioni di dollari, Salesforce sta sfruttando la potenza dell’intelligenza artificiale con l’introduzione di Einstein GPT, che ha il potenziale per trasformare il modo in cui gli esperti di marketing interagiscono con il pubblico, offrendo esperienze personalizzate e un'automazione efficiente. Uno dei migliori esempi di integrazione di intelligenza artificiale nei propri prodotti che abbiamo visto questo anno e lo dobbiamo a Silvio Savarese.
SuperItaly
🦸🏻♂️Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, durante la festa di Natale al Quirinale, è intervenuto lungamente sui possibili futuri dell’intelligenza artificiale. Una panoramica sulle potenzialità positive e sui rischi (dallla perdita di posti di lavoro ai deepfakes), dimostrando, ancora una volta, della sua capacità di essere attuale, fornendo spunti e riflessioni per la classe politica e gli altri. Una lettura interessante e non banale, anche se ho dovuto cercare cosa significa “artatamente”.
[…] Pensiamo alle importanti applicazioni della stessa intelligenza artificiale e delle nuove preziose capacità di calcolo in campo sanitario, nella diagnostica, nella cura di malattie che sembravano incurabili. O alle grandi potenzialità delle nuove tecnologie nel campo energetico, in agricoltura, nella transizione verso modelli di sviluppo ecosostenibili, nella lotta alla fame.
Dell’intelligenza artificiale bisogna, peraltro, anche valutare con attenzione gli effetti sul mercato del lavoro. Recenti studi prevedono che la diffusione dei sistemi di intelligenza artificiale generativa possa determinare l’automazione, almeno parziale, di ampia parte degli attuali posti di lavoro. L’automazione comporterà sicuramente anche la creazione di nuovi posti di lavoro ma in quale numero e di quale livello è assolutamente imprevedibile.
Questo non può indurre a rifiutare di accogliere le nuove condizioni tecnologiche e le opportunità che esse offrono ma porrà, con sempre maggior forza, l’esigenza di riqualificare e ricollocare i lavoratori dei settori in contrazione.
Sotto altro profilo va considerato che la gestione delle tecnologie più avanzate è, nei fatti, patrimonio esclusivo di poche grandi multinazionali che, oltre a detenere una quantità imponente di dati personali – talvolta artatamente carpiti – possono condizionare i mercati, incluso quello che, abitualmente, loro stesse definiscono il mercato della politica.
È inevitabile, verosimilmente, che gli operatori dominanti in questo settore abbiano grandi dimensioni perché quelle attività richiedono capacità, dati, infrastrutture tecniche e risorse economiche che soltanto un numero estremamente ristretto di soggetti può assicurare ma vi è l’esigenza di regole – non ostacoli ma regole a garanzia dei cittadini – per evitare che pochi gruppi possano condizionare la vita di ciascuno di noi e la democrazia.
Attraverso un uso distorto della tecnologia, si riesce, già oggi, ad alterare, in maniera difficilmente avvertibile, dichiarazioni, video, filmati, isolando frasi, rimontando abusivamente. Con l’intelligenza artificiale è possibile produrre scenari virtuali apparentemente credibili ma totalmente ingannevoli.
È concreto il rischio di trovarsi in futuro a vivere in dimensioni parallele, in cui realtà e verità non siano distinguibili dalla falsità e dalla manipolazione: ne risulterebbe travolto lo spirito critico. E, con esso, la libertà che si trova alla base dei diritti di ciascuno.
Il fenomeno deve essere, pertanto, regolato, necessariamente e urgentemente, nell’interesse – ripeto – delle persone, dei cittadini, ma sappiamo che questa esigenza fondamentale incontra difficoltà a causa delle dimensioni e del potere di condizionamento degli operatori del settore.
La cui presunzione di divenire protagonisti che dettano le regole, anziché essere destinatari di regolamentazione, si è già manifestata in più occasioni.
La recente iniziativa sulla Intelligenza Artificiale avviata dalle istituzioni europee va nella giusta direzione, ponendosi il decisivo problema della tutela della privacy e della libertà dei cittadini. Immaginiamo solo per un momento, applicando lo scenario descritto nel libro “1984” di George Orwell, cosa avrebbe potuto significare una distorsione nell’uso di queste tecnologie al servizio di una dittatura del novecento.
Sono in gioco i presupposti della sovranità dei cittadini.
Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica - 20/12/23, Discorso di auguri al Quirinale
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🎅Il prossimo numero sarà di riepilogo del 2023, quindi senza contenuti originali. Ci rivedremo a nuovo anno!
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