🦸Il futuro dell'Intelligenza Artificiale: cosa succederà nel 2024 - #15
Primo numero dell'anno di Superpoteri con 5 pronostici di come andrà il nuovo anno. E poi un piccolo gioco: sapresti riconoscere i quadri famosi se fossero fotorealistici?
🦸Benvenuti nel primo numero del 2024!
🦸Lo so che siamo già a metà Gennaio e che nel frattempo le notizie su intelligenza artificiale e tech non si sono fermate, ma se non ho aggiornato la newsletter è solo perché mi sono concentrato in una nuova piccola-grande avventura. Questo semestre parteciperò al Center for AI and Digital Policy (CAIDP) come “AI Policy Reseach Group Member”, un programma interdisciplinare intensivo istituito per approfondire le competenze fondamentali nell'analisi, nella ricerca e nella valutazione delle politiche sull'intelligenza artificiale. Vi terrò aggiornati!
🦹Nel frattempo l’anno è iniziato con due notizie: la prima è la battaglia legale su copyright e AI che ci farà compagna nei mesi (e negli anni?) a venire: il New York Times ha fatto causa a OpenAI e Microsoft, accusandoli di aver violato il diritto d’autore utilizzando milioni di articoli protetti da copyright per addestrare i loro modelli di intelligenza. La risposta di OpenAI non si fa attendere, con un post che parla di “fair use”, di “uso giusto”, di materiale protetto da copyright. Chi ha ragione? E’ difficile dirlo, ma questa battaglia potrebbe cambiare gli sviluppi tecnologici dell’intelligenza artificiale e/o il concetto che abbiamo di “copyright”.
🦸La seconda notizia è italiana e squisitamente politica: Giuliano Amato, ex premier, litigando con l’attuale premier su altre questioni. abbandona la presidenza del comitato su IA e editoria nominato dal Sottosegretario Barachini. Il nuovo Presidente è Paolo Benanti, del quale abbiamo parlato ampiamente in questa newsletter. Sono sicuro potrà dare un ottimo contributo!
🧙Ma questo è il primo numero del 2024 e non possono quindi mancare alcuni “pronostici” di come si svilupperà l’intelligenza artificiale nei prossimi mesi, anche con una profezia generata dall’IA stessa.
🦸Infine SuperImmagini, con alcuni quadri famosi rivisitati fotorealisticamente, le immancabili SuperNews e un approfondimento di SuperItaly sul lavoro che sta facendo Anna Ascani, Vicepresidente della Camera dei deputati, sull’uso dell’intelligenza artificiale generativa a supporto del lavoro parlamentare.
Buona lettura!
SuperPost - Da “giocattolo” a strumento essenziale: 5 pronostici sullo sviluppo dell’intelligenza artificiale nel 2024
🧙Nel 2024 vedremo l’intelligenza artificiale passare da una fase di “giocattolo sperimentale e divertente” a una fase in cui le aziende si trasformeranno grazie a nuovi strumenti? Se l’anno scorso abbiamo visto le prime applicazioni e le infrastrutture, adesso è il momento della realtà. L'IA si dimostrerà una rivoluzione fondamentale nella comunicazione uomo-computer, paragonabile all'introduzione del mouse nel 1963? Oppure stiamo dirigendoci verso un altro vicolo cieco tecnologico troppo esaltato, come le televisioni 3D o il metaverso? Vedremo, ma intanto voglio provare a fare qualche pronostico su come si svilupperà l’intelligenza artificiale nel 2024, sotto ogni punto di vista:
Aumento dei chatbot personalizzati
Nel 2024 le aziende tecnologiche che hanno investito pesantemente nell'IA generativa saranno sotto pressione per dimostrare di poter guadagnare dai loro prodotti. Per farlo, i giganti dell'IA Google e OpenAI puntano in grande su soluzioni più piccole: entrambi stanno sviluppando piattaforme user-friendly che permettono di personalizzare potenti modelli di linguaggio e creare i loro mini chatbot che soddisfano specifiche esigenze, senza bisogno di competenze di programmazione, dando la possibilità a tutti di diventare uno sviluppatore di app di IA generativa. OpenAI ha aperto da poco il suo GPT Store, un primo step per creare un nuovo ecosistema di applicazioni di intelligenza artificiale. Alla fine tutta l’App economy nacque lanciando l’App store di Apple.
La seconda ondata dell'IA generativa sarà video
I primi modelli generativi capaci di creare immagini fotorealistiche sono esplosi nella seconda metà del 2022: strumenti come DALL-E di OpenAI, Stable Diffusion e Midjourney hanno reso possibile l’inondazione di immagini generate artificialmente, dal papa in Balenciaga a opere d'arte premiate. Se il 2023 è stato l'anno dei testi e delle immagini generati dall'IA, il 2024 è l'anno in cui i modelli di video IA passeranno da esperimenti divertenti a prodotti maturi. Runway, una startup che realizza modelli di video generativi (e l'azienda che ha co-creato Stable Diffusion), sta rilasciando nuove versioni dei suoi strumenti ogni pochi mesi. Il suo ultimo modello, chiamato Gen-2, genera ancora video di pochi secondi, ma la qualità è sorprendente. Pika 1.0 è un altro assaggio di ciò che è possibile fare in questo ambito, con la sua capacità di generare brevi clip di alta qualità con prompt di testo. Sono entrato nella fase test di Pika, spero di avere il tempo di “giocarci” e studiarne le potenzialità. Ecco un esempio a caso, preso dal sito ufficiale, realizzato con un semplice prompt testuale (“ripresa cinematografica di un gabbiano appollaiato sulla draglia di una barca a vela”).
Dilagheranno i deepfake, ma non saranno il problema delle elezioni
La disinformazione generata dall'IA e i deepfakes potrebbero essere un enorme problema in un anno che vedrà molte elezioni importanti: Europa, Stati Uniti, India, UK e molte altre. Sarà più difficile che mai riconoscere ciò che è reale e ciò che è generato da un’intelligenza artificiale. In un clima politico già infiammato e polarizzato, ciò potrebbe avere conseguenze dirompenti. Solo pochi anni fa, creare un video falso avrebbe richiesto competenze tecniche avanzate, ma l'IA generativa l'ha reso stupendamente facile e accessibile, con video e immagini che stanno diventando sempre più realistici. Le tecniche per tracciare e mitigare tali contenuti sono ancora agli albori dello sviluppo, anche se le piattaforme di social media hanno promesso attenzione e risposte immediate. Vediamo se riusciranno ad arginare questo fenomeno. Però mi sembra che la discussione politica attuale si concentri eccessivamente sullla tecnologia, trascurando il ruolo dei politici nella diffusione della disinformazione. E’ fondamentale riconoscere che le informazioni false spesso nascono dai politici stessi e non da account finti o video costruiti in modo artificiale. Per salvaguardare la democrazia e il corretto svolgimento delle elezioni, oltre a limitare l’efficacia dei deepfakes, bisogna promuovere la credibilità e l’accuratezza dela comunicazione politica. La disinformazione è un problema culturale, non tecnologico.
Le politiche tecnologiche cambieranno lo sviluppo dell’intelligenza articiale
Il 2024 si prospetta come un anno chiave per la politica e la regolamentazione dell'IA, con un impatto significativo su come le aziende sviluppano e utilizzano la tecnologia in tutto il mondo.
Negli Stati Uniti ci sarà l'attuazione di molti punti dell’Executive Order, con l'istituzione del nuovo Istituto di Sicurezza dell'IA . Potrebbero emergere nuove leggi dal Congresso su argomenti specifici, come la replica digitale, il rischio disinformazione e il watermarking dei contenuti prodotti da IA.
In Europa si approverà definitivamente l’AI Act, prima delle elezioni di Giugno. Nello scenario più ottimistico, i divieti su determinati usi dell’intelligenza artificiale potrebbero essere applicati già entro la fine dell’anno. Le aziende dovranno quindi prepararsi a conformarsi alle nuove regole, preparandosi a essere più trasparenti su come i loro modelli sono stati addestrati, documentando il proprio lavoro in modo più rigoroso ed essendo sempre pronte a essere controllate. L’UE sta anche lavorando a un’altra proposta, chiamata AI Liability Directive, che garantirà che le persone che sono state danneggiate dalla tecnologia possano ottenere un risarcimento finanziario. Le trattative sono ancora in corso e probabilmente riprenderanno quest’anno.
La regolamentazione dell'IA in Cina è stata frammentata, con leggi specifiche mirate a non perdere il controllo politico: attualmente qualsiasi modello avanzato di IA deve essere registrato presso il governo prima di poter essere rilasciato al pubblico cinese (ovviamente nessuna società occidentale ha avuto l’approvazione e probabilmente non lo riceveranno in futuro). Nel 2023, il Consiglio di stato cinese ha annunciato una legge sull'IA che coprirà tutto, simile all'AI Act europeo, che potrebbe vedere la luce quest’anno.
Probabilmente vedremo più normative sull’intelligenza artificiale introdotte in altre parti del mondo nel corso del prossimo anno. Una regione da tenere d’occhio sarà l’Africa. È probabile che l’Unione africana rilasci una strategia sull’intelligenza artificiale per il continente all’inizio del 2024, intesa a stabilire politiche comuni che i singoli paesi possono implementare.
In Italia vedremo una nuova strategia nazionale IA, ma pochissime risorse per il potenziamento tecnologico
E l’Italia? I vari comitati governativi finiranno il lavoro istruttorio e ci sarà una nuova strategia sull’intelligenza artificiale nazionale. Ma ci saranno nuove risorse? La premier Giorgia Meloni ha promesso che la presidenza italiana del G7 darà ampio dibattito agli impatti sociali ed economici dell’intelligenza artificiale. Come non lo sappiamo ancora. Basta che non se ne parli solo da “apocalittici”, evidenziando i rischi di una tecnologia per mascherare il nostro ritardo nello sviluppo tecnologico, che ci vede indietro in tutti i campi, dai semiconduttori all’intelligenza artificiale, passando per il green tech. Ma su questo ho provato a chiedere un parere a ChatGPT e la risposta è stata: “Nel 2024, l'Italia potrebbe migliorare il suo sviluppo tecnologico se continua ad investire in innovazione, promuove la digitalizzazione e mantiene collaborazioni internazionali. Tuttavia, sfide come limitazioni di budget, carenza di competenze tecnologiche e complessità normative potrebbero ostacolare questo progresso. Il successo dipenderà molto dalle politiche governative e dalla capacità di attrarre e mantenere talenti nel settore tecnologico.” Ah, come sei ottimista, cara la mia intelligenza artificiale!
SuperImmagini
🖼️Iniziamo con un po’ di arte questo 2024! ARTiV3RSE ha chiesto a Midjourney di rendere fotorealistici alcuni quadri famosi. Li riconoscete tutti (soluzioni in fondo)?
SuperNews
[IA & Policy - Deepfakes] In UK, Facebook è stato invaso da pubblicità false che presentano un deepfake di Rishi Sunak, Primo Ministro del Regno Unito, in vista delle elezioni generali previste quest'anno. Secondo una ricerca condotta dalla società di comunicazioni Fenimore Harper, sono state individuate su Meta 143 diverse pubblicità che impersonavano il Primo Ministro britannico, avendo una possibile portata di oltre 400.000 persone. Una delle pubblicità false mostrava un telegiornale della BBC in cui Sunak dichiarava che il governo del Regno Unito aveva deciso di investire in un'app di mercato azionario lanciata da Elon Musk. Questa clip rimandava poi a una falsa pagina di notizie della BBC che promuoveva una truffa d'investimento. La società afferma che questo è il "primo caso di promozione pagata su larga scala di un video deepfake di una figura politica del Regno Unito". Non sarà l’ultimo.
[IA & Sociale] Character.ai è una piattaforma dove gli utenti possono creare chatbot basati su personaggi reali o immaginari, utilizzando una tecnologia AI simile a quella di ChatGPT. Tra i bot più popolari non c’è un calciatore, un personaggio storico o un’attrice, ma "Psychologist" che ha ricevuto 78 milioni di messaggi da quando è stato creato un anno fa, con molti utenti che lo lodano sui social media per la sua utilità nel fornire supporto emotivo e aiuto. L'articolo cita anche Theresa Plewman, una psicoterapeuta professionista, che ha provato il bot e ha sollevato preoccupazioni sulla sua efficacia e sulla capacità di comprendere le sfumature umane, ma riconosce che il bot può essere utile per coloro che hanno bisogno di supporto immediato.
[IA & Lavoro] Uno studio del Fondo Monetario Internazionale presentato a Davos esamina l'impatto dell'IA sul mercato del lavoro globale. Circa il 40% dell'occupazione globale è esposto all'AI, con un impatto maggiore nelle economie avanzate rispetto a quelle emergenti e in via di sviluppo: circa il 60% dei lavori potrebbe essere influenzato dall'AI, migliorando la produttività per alcuni, ma riducendo la domanda di lavoro e i salari per altri. In alcuni casi, alcuni lavori potrebbero scomparire. Secondo il FMI, è cruciale che i paesi stabiliscano reti di sicurezza sociale e offrano programmi di ricollocazione per i lavoratori vulnerabili. Facendo ciò, possiamo rendere la transizione all'AI più inclusiva, proteggendo i mezzi di sussistenza e limitando la disuguaglianza.
SuperItaly
🦸♀️Anna Ascani, Vicepresidente della Camera dei Deputati, ha svolto nell’ultimo anno una serie di audizioni con esperti e imprese (del calibro di OpenAI e Anthropic) in merito al Comitato per la documentazione di Montecitorio, per capire come l’intelligenza artificiale può supportare l’attività parlamentare e il processo legislativo. A breve partiranno le prime sperimentazioni sull’implementazione di intelligenza artificiale generativa alla Camera dei Deputati, primo Parlamento in Europa. Ecco cosa dice Ascani:
[..] La seconda direttrice del lavoro fatto alla Camera riguarda l’utilizzo di applicazioni di intelligenza artificiale al sistema di documentazione con l’obiettivo di migliorare sia la qualità dei lavori parlamentari, sia la percezione dei cittadini rispetto all’istituzione. Siamo tra i primi al mondo a farlo, con tutte le cautele che questo tipo di sperimentazione ci impone, a partire dai dati che devono essere assolutamente tutelati e dagli spazi della democrazia che devono essere percepiti come sicuri. Uno dei problemi della legislazione italiana è la sovrapposizione di norme, spesso in contraddizione tra loro. La tecnologia ci può essere di grande aiuto nel semplificare il lavoro di ricerca e di selezione delle informazioni corrette e nell’evitare le duplicazioni. […] Avere, attraverso l’intelligenza artificiale generativa, un “supporto addestrato” non significa sostituire la capacità propositiva dei parlamentari, ma rendere il lavoro di ciascun parlamentare più efficace, ordinato e puntuale, consapevole del quadro nel quale va a operare, magari anche in ottica comparativa rispetto al resto d’Europa, per evitare di duplicare quello che già esiste. Avere un supporto di intelligenza artificiale generativa significa, quindi, poter contare su una documentazione altrettanto puntuale e ben fatta, ma in una quantità ben superiore, senza rinunciare alle competenze straordinarie del personale della Camera, alle competenze umane.
Anna Ascani, VicePresidente della Camera dei Deputati - Agenda Digitale, 10/01/24
🦸E’ finito il primo numero dell’anno! Fra tutte le profezie e i pronostici che ho illustrato mi sento di sponsorizzarne solo uno: nel 2024 parleremo ancora tanto di intelligenza artificiale! Stay tuned!
🖼️I quadri erano facile da riconoscere ma se avete avuto difficoltà ve li scrivo qua (da sinistra verso destra): “L’urlo” di Munch, “La ragazza con l’orecchino di perla” di Vermeer, “La grande onda” di Hokusai, “Il bacio” di Klimt, “La Gioconda” di Leonardo, “Un sabato pomeriggio” di Seurat.
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