🚀La missione fallita di Musk: la fine dell'amore con Trump lascia in eredità macerie e crudeltà- #68
Musk torna alle sue imprese, stancandosi del suo stesso DOGE, lasciando una scia di distruzione, svendita della morale e colpi di accetta alla democrazia. Chi ripaga i danni?
🚀 Elon Musk è uscito dal governo americano dopo 129 giorni da viceré digitale del “Department of Government Efficiency”, per gli amici DOGE. Missione: tagliare gli sprechi. Risultato: 260.000 licenziamenti, la distruzione dell’USAID, danni alle politiche sociali. Doveva essere l’innovatore che portava Marte nella burocrazia. Si è rivelato un mix tra Nerone con la motosega e un CEO in beta permanente. Su SuperPost la parabola tragicomica di Musk in versione uomo di Stato. Nel pubblico servono gioco di squadra, umiltà e conoscenza delle istituzioni, ma soprattutto tempo e empatia, caratteristiche lontane dallo stile autoritario della Silicon Valley. Tra saluti nazisti, deep state e spreadsheet della distruzione, c’è una domanda che resta aperta: cosa resta della democrazia quando incontra la furia iconocolasta della Silicon Valley?
📽️Su SuperPolicy l’analisi critica della strategia europea sulle Startup & Scaleup (spoiler: troppo lenta e poco incisiva), mentre su SuperVideo ancora video generati da VEO 3: siamo sempre più vicini a creare la realtà da un semplice prompt.
🌍Infine su SuperNews le grandi manovre mondiali per la crezaione delle nuove infrastrutture per l’intelligenza artificiale: le mosse dell’Arabia, la costruzione del più grande data center e la restrizione USA alla vendita di servizi per la progettazione di chip ai cinesi.
🦸♂️Buona lettura! E se non l’hai ancora fatto, iscriviti!
SuperPost -
🚀“Devi solo realizzare che l'amore intenso brucia presto”, cantava Max Gazzé in una sua fortunata canzone, Teresa. E l’amore intenso tra Musk e Trump, iniziato quasi un anno fa tra tweet da bromance e miliardi di dollari versati nella campagna elettorale, è durato davvero poco. Dopo 129 giorni da viceré improvvisato alla guida del Department of Government Efficiency (DOGE), il miliardario ha annunciato la sua uscita con un post su X.
🦹Ma dietro il commiato formale si intravedono tensioni politiche, fallimenti strategici e una parabola discendente degna di una tragedia americana. Non è un caso che si ritiri proprio ora: con un solo giorno in più di incarico, Musk avrebbe dovuto rendere pubblici tutti i contratti delle sue aziende con la Pubblica Amministrazione. Ne valeva la pena? Evidentemente no.
Musk ha lasciato il governo dopo mesi burrascosi anche per le sue imprese: il patrimonio personale è crollato di circa 100 miliardi di dollari, i razzi Starship della SpaceX esplodono uno dopo l’altro, Tesla ha subito un crollo delle vendite in Europa e Canada, mentre gli utili si sono ridotti del 71%. X, la sua piattaforma social, perde utenti e investitori pubblicitari.
L’immagine di Musk si è logorata: saluti nazisti esibiti sui palchi, appelli ai neonazisti tedeschi, motoseghe brandite in diretta e pose grottesche nello Studio Ovale. Il mondo finanziario lo ha punito. E anche in Medio Oriente il clima è cambiato: è stato relegato in seconda fila, mentre il suo rivale Sam Altman (OpenAI) siglava accordi miliardari.
Negli ultimi mesi Musk si è fatto sempre più critico verso l’amministrazione Trump, entrando in rotta di collisione con esponenti chiave del Partito Repubblicano.
Ha persino contestato la legge fiscale voluta dal Presidente, affermando che “aumenta il deficit anziché ridurlo, minando il lavoro svolto dal team DOGE”.
Il piano iniziale da 2.000 miliardi di tagli si è ridimensionato a 175 miliardi (forse solo 80 secondo stime indipendenti). In compenso, Musk ha licenziato 260.000 dipendenti federali, il 12% della pubblica amministrazione, con metodi brutali: email lampo, trenta minuti per svuotare le scrivanie, reintegri imposti dai tribunali. Il DOGE ha chiesto accesso a dati sensibili del Tesoro, introdotto chatbot generativi come VAGPT, centralizzato le comunicazioni su X e represso le critiche interne. Per molti, più che efficienza, è stata una forma di epurazione tecnologica degna di un regime autoritario.
L’insofferenza di Musk verso il cosiddetto “deep state” lo ha portato a tagliare rami vitali della macchina amministrativa, ignorando competenze e processi. Non voleva riformare: voleva sostituire il governo con un surrogato light, gestito a colpi di algoritmo e decisioni impulsive. La differenza tra Trump e Musk è ormai evidente: Trump è il vecchio potente che semplifica tutto, Musk è il visionario che ignora tutto ciò che non rientra nella sua narrazione. Ma il mondo reale non è un foglio Excel: le sue esplosioni non sono solo ingegneristiche, ma anche morali e politiche.
🦹Il suo unico "successo"? La distruzione dell’USAID, l’agenzia americana per lo sviluppo internazionale. Secondo stime indipendenti, la cancellazione dell’80% dei fondi ha già provocato 300.000 morti, per lo più bambini, privati di cure salvavita e cibo in aree come l’Africa orientale. Nei campi profughi sudanesi, le razioni sono crollate sotto il 30% del fabbisogno.
Non ha mai messo piede nei luoghi colpiti. Ha preferito credere a complottisti, definendo l’agenzia una “psy-op radicale di sinistra” e persino “la più grande organizzazione terroristica globale della storia”.
Questa parentesi politica ha mostrato il lato più inquietante di Musk: disumanità, disinteresse per la realtà e una totale assenza di empatia — qualità che lui stesso ha definito “un bug della civiltà occidentale”. Ossessionato dal controllo e dalla semplificazione, ha prodotto danni reali e duraturi, senza alcun beneficio concreto.
Durante l’ultima conferenza stampa, con tono mesto, Musk ha ammesso che riformare la burocrazia si è rivelata un’impresa proibitiva. Ma non era lui l’uomo che doveva portarci su Marte? Se non è riuscito a semplificare un ufficio statale, cos’altro resta del mito dell’imprenditore infallibile?
È l’ennesima conferma che governare non è fare startup. Non bastano un algoritmo, una whiteboard e qualche slogan virale per governare uno Stato. Anche Diego Piacentini, chiamato in Italia per digitalizzare la PA da Renzi, ha avuto risultati deludenti, cercando di replicare il modo aggressivo di quando era ad Amazon.
Nel pubblico servono gioco di squadra, umiltà e conoscenza delle istituzioni, ma soprattutto tempo e empatia, caratteristiche lontane dallo stile autoritario della Silicon Valley.
🦹Homo faber fortunae suae, dicevano i Latini. “L’uomo è artefice del proprio destino.” Se il geniale Musk ha scelto una strada che lo ha condotto alla rovina, la colpa è solo sua. Ma ciò che inquieta davvero è ciò che ha lasciato: una scia di distruzione, svendita della morale e colpi di accetta alla democrazia. Chi ripaga questi danni?
SuperPolicy
🤖L’Unione europea ha presentato la strategia “Choose Europe to Start and Scale” per diventare una destinazione di riferimento globale per le startup e le scaleup tecnologiche, colmando il forte divario con Stati Uniti e Cina. Oggi l’Europa ospita solo l’8% delle scaleup mondiali e attira appena il 5% del capitale di rischio globale, mentre le imprese innovative europee spesso si trasferiscono altrove per crescere. Il piano europeo, promosso dalla commissaria Ekaterina Zaharieva, punta a semplificare le regole, mobilitare investimenti pubblici e privati, facilitare la transizione dalla ricerca al mercato, attrarre talenti internazionali e migliorare l’accesso a infrastrutture scientifiche. Tra le novità figurano uno statuto legale opzionale per startup (il famoso 28° regime ispirato dal rapporto di Enrico Letta), un fondo europeo per le scaleup, incentivi per i fondi pensione, una riforma della Blue Card e nuove regole per rendere più vantaggiose le stock option.
Ma non mancano le criticità:
Mancanza di urgenza: Molte delle misure proposte, come il 28esimo regime o il fondo Scale-up Europe, arriveranno solo a partire dal 2026. Una tempistica considerata troppo lenta rispetto all’urgenza delle sfide che le startup europee affrontano ora.
Ambizione ridotta: Il 28esimo regime, ispirato al rapporto Letta, appare molto più limitato di quanto raccomandato. Letta proponeva un vero Codice europeo di diritto commerciale, applicabile a tutte le imprese (non solo alle startup), che superasse la frammentazione normativa del mercato unico. La proposta della Commissione si concentra solo su alcuni ambiti (lavoro, fallimento, tasse), tralasciando aree cruciali come commercio elettronico, proprietà intellettuale, diritto bancario e dei mercati finanziari.
Risorse insufficienti: Il fondo Scale-up Europe punta a sostenere imprese strategiche in settori chiave (IA, semiconduttori, biotecnologie, difesa…), ma le risorse previste non saranno in grado di colmare il divario strutturale nel venture capital europeo. Gli esperti sottolineano che la vera priorità dovrebbe essere la creazione di una vera Unione dei mercati dei capitali, ancora incompiuta.
Possibili resistenze politiche: L’adozione del 28esimo regime incontrerà probabili ostacoli da parte degli Stati membri, che difendono le proprie competenze nazionali su temi sensibili come il diritto fallimentare e fiscale.
Pur rappresentando un passo importante verso un ecosistema più integrato e competitivo per le startup europee, la strategia della Commissione è ambiziosa nelle intenzioni ma timida nei contenuti e nei tempi. Il piano resta vago su tempi e modalità di attuazione, e non affronta in profondità le cause culturali dell’esodo delle imprese innovative. Per centrare l’obiettivo di trattenere e far crescere le scaleup in Europa, serviranno strumenti più incisivi, risorse adeguate e una volontà politica capace di superare le resistenze nazionali sul fronte dell’integrazione giuridica e finanziaria.
SuperVideo
📽️Sì, ne ho già parlato settimana scorsa. Ma i video realizzati con VEO 3, l’ultimo software di generazione artificiale di Google, sono sempre più affascinanti e meritano di essere pubblicati. Un solo prompt di testo per realizzare questi video :
Jurassic Park fai da te
Cosa succede alle intelligenze artificiali dopo che sono state generate?
Una normale passeggiata romana
SuperNews
🌍[Chip & Geopolitica] L’Arabia Saudita riceverà 18.000 chip avanzati da Nvidia per costruire entro il 2030 una rete di data center da 1,9 gigawatt, facendola diventare un attore strategico nello sviluppo delle infrastrutture AI, nella creazione di modelli linguistici in arabo e nella promozione di piattaforme tecnologiche autonome. L’Arabia Saudita come nuovo polo mondiale per l’elaborazione di IA? Vediamos ei basteranno i miliardi già investiti…
🌍[Chip & Geopolitica] Nel contesto della crescente tensione geopolitica sulla tecnologia, la guerra dei chip tra Stati Uniti e Asia si arricchisce di nuovi sviluppi: il Giappone propone l'acquisto di semiconduttori Made in USA per un valore di 1.000 miliardi di yen (circa 6,2 miliardi di euro). Contemporaneamente, Trump alza nuove barriere contro la Cina. Il Dipartimento del Commercio ha chiesto alle principali aziende di software per la progettazione di chip (EDA) di interrompere la vendita dei loro servizi ai gruppi cinesi. Queste aziende coprono circa l’80% del mercato EDA in Cina, rendendo il provvedimento particolarmente incisivo. Riusciranno a fermare l’avanzata della Cina?
🖥️[IA & Infrastrutture] Oracle investirà 40 miliardi di dollari per acquistare 400.000 chip Nvidia destinati al nuovo data centre di OpenAI ad Abilene, Texas, parte del progetto Stargate da 500 miliardi di dollari promosso con SoftBank. La struttura, composta da otto edifici, sarà completata nel 2026 e fornirà 1,2 GW di potenza, diventando uno dei più grandi data centre al mondo. L’operazione segna una mossa strategica per OpenAI per ridurre la dipendenza da Microsoft, finora principale fornitore cloud, con investimenti pari a 14 miliardi in crediti su un totale di 300 miliardi. Il patto di esclusiva è stato concluso a causa dell’insufficienza di risorse computazionali.
🦸♀️Anche il numero #68 è finito!
🫵Ricordatevi che Superpoteri è un esperimento collettivo, utile per generare dibattiti, riflessioni, proposte sulle tecnologie e il loro impatto. Nessuno si deve sentire escluso.
🤖Se ti sei divertito, puoi darmi una mano semplicemente iscrivendoti (se non l’hai ancora fatto) cliccando sul pulsante sotto.
🦸♀️Puoi lasciarmi un commento (anche critiche, dai!) o scrivermi per qualsiasi suggerimento
🦸Infine puoi semplicemente condividere “Superpoteri” a chi pensi possa essere interessato
🦸Grazie e a presto! Sapere Aude!