🦹♀️Nella lotta contro la violenza di genere non dimentichiamoci del "porno falso" - #11
E non dimentichiamoci anche che è il compleanno di ChatGPT!
🦸♂️Siamo arrivati al numero 11 di Superpoteri!
🦸♀️Iniziamo con i festeggiamenti: oggi è il compleanno di ChatGPT, che nel giro di un anno ha rivoluzionato la discussione su intelligenza artificiale, sia dal punto di vista dei possibili utilizzi, sia dal punto di vista narrativo (con la discussione sul futuro dell’uomo, il ritorno dell’etica, lo scontro fra "frenatori e acceleratori”). Sembra che il caos di OpenAI delle settimane scorse si sia fermato. Io me li immagino che stiano celebrando così:
🦸Dopo le grandi manifestazioni della settimana scorsa contro la violenza di genere, non possiamo dimenticarci di una forma di abuso che sta crescendo sempre più: i porno falsi, immagini di donne, famose e non, che vengono “denudate” attraverso strumenti di intelligenza artificiale. Parliamo tanto di regolamentazione dell’intelligenza artificiale, perché eliminare i porno falsi non dovrebbe essere una priorità?
🦸 In SuperItaly vediamo cosa dicono i ministri non-tech (cultura ed esteri) su intelligenza artificiale. E infine le Supernews, con notizie importanti sui chips, la risorsa più preziosa dell’era digitale.
🦹♀️Buona lettura, fammi sapere cosa ne pensi e, se non l’hai ancora fatto, iscriviti!
SuperPost - Il porno falso come forma di violenza digitale
🦹♀️Il 17 settembre, Miriam Al Adib Mendiri tornando a casa sua, nel sud della Spagna, ha trovato la figlia quattordicenne sconvolta: “guarda, mamma. Cosa mi hanno fatto?". Sua figlia non aveva mai posato nuda, eppure un gruppo di ragazzi coetanei aveva preso le sue foto dal profilo dei social media e aveva utilizzato un'app di "nudificazione" basata sull'intelligenza artificiale per creare una sua foto nuda . E così per un’altra ventina di sue amiche. Goliardia? Superficialità? Una cosa da niente?
Nei giorni della “marea fucsia”, un risveglio sociale e culturale contro ogni violenza di genere, non stiamo approfondendo abbastanza la possibilità che l’intelligenza artificiale possa alimentare soprusi e abusi contro le donne.
Eppure quest’anno stiamo assistendo a un boom senza precedenti di immagini e video pornografici falsi, reso possibile dall’aumento di strumenti di intelligenza artificiale gratuiti e facili da usare che possono “spogliare” le persone nelle fotografie e scambiare un volto con un altro in un video pornografico.
Secondo il Washington Post, nei primi 10 siti web che ospitano foto porno generate dall’intelligenza artificiale, i nudi falsi sono aumentati di oltre il 290% dal 2018. Questi siti presentano celebrità e personaggi politici come la deputata di New York Alexandria Ocasio-Cortez insieme a normali ragazze adolescenti. Quest'anno ne sono state caricate più di 415.000, raccogliendo quasi 90 milioni di visualizzazioni. Anche i video porno falsi sono esplosi sul web: nel 2023 sono stati aggiunti più di 143.000 video, una cifra che supera tutti i nuovi video dal 2016 al 2022, con più di 4,2 miliardi di visualizzazioni. E’ come se quasi tutto il mondo avesse visto un video pornografico falso almeno una volta. Nella categoria “celebrità” non ci sono solo attrici e cantanti famosi, ma anche politici: una possibile candidata alle presidenziali in Turchia ha dovuto rinunciare alla corsa per via di un “porno falso”.
Ovviamente il 99% parte di questo materiale riguarda donne, aggiungendo una nuova categoria di violenza, una “violenza digitale”, al lungo e triste elenco di abusi subiti.
Sebbene molti generatori di immagini IA impediscano agli utenti di creare materiale pornografico, i software open source, come Stable Diffusion, rendono pubblico il proprio codice, consentendo a chi ha un po’ di dimestichezza da sviluppatore di aggirare i limiti, producendo facilmente i falsi.
Le vittime oggetto di porno falsi hanno poche possibilità di ricorso: non esiste una legge in Europa che lo regola (e nemmeno in altri Stati c’è qualcosa di risolutivo). Il porno falso non solo danneggia le donne rappresentate, ma è anche usato come forma di intimidazione e umiliazione: sono in aumento i casi di estorsione a scopo sessuale da parte di truffatori che chiedono pagamenti in cambio della mancata diffusione di immagini e video nudi. Senza contare la piaga dei revenge porn, adesso che è possibile fabbricarli facilmente artificialemente.
Quando discutiamo di misure di prevenzione della violenza e pensiamo che non si possa fare niente, poniamo l’attenzione su come è possibile arginare questi usi dannosi della tecnologia. E non bisogna farlo solo pensando alle celebrità, ma anche e soprattutto alle migliaia di donne che subiscono ogni giorno questa sorta di “violenza digitale”. Se non si punisce efficacemente l’uso distorto di immagini e video pornografici falsi, il rischio è che ci possa essere una sorta di “minimizzazione” degli effetti: già posso immaginarmi le scuse: “cosa sarà mai”, “è uno scherzo”, “è un falso, non te la puoi prendere”. Se non contrastata, la pratica di creare porno falsi può stabilire un precedente pericoloso, dove l'abuso di immagini attraverso l'IA diventa normale e incontrollato.
Non si tratta di prevenire un possibile scenario futuro, ma di dare una risposta concreta a paure e violenze attuali, proteggendo la dignità individuale, la privacy, la salute mentale e la sicurezza. Agire prima, per non manifestare dopo. Contro ogni violenza.
SuperItaly
🦹Ormai se non parli di intelligenza artificiale non conti niente. L’hanno capito anche i ministri del Governo Meloni che, in un convegno dedicato a AI e semplificazione normativa, hanno dichiarato la loro posizione. Il risultato è poco originale, incentrato sul tema “macchine vs uomo”, che è molto inflazionato, banale e fuorviante. Ecco le dichiarazioni di Sangiuliano e di Tajani all’evento 'La semplificazione normativa tra presente e futuro', tenutosi il 29 Novembre:
"L'intelligenza artificiale non la possiamo fermare perché l'innovazione tecnologica non si puo' arrestare. Si può provare a governare il processo con la razionalità del buon padre di famiglia, ispirandosi al buonsenso. Occorre molta consapevolezza. L'intelligenza artificiale ci può aiutare ad arricchire la qualità della nostra offerta culturale ma dobbiamo tutelare e salvaguardare l'umano perché le donne e gli uomini, con la loro intelligenza e il loro libero arbitrio, sono l'epicentro della civiltà, non le cose. Tutto si puo' fare ma con raziocinio".
Gennaro Sangiuliano, ministro della cultura
“L'intelligenza artificiale è una grande sfida che non possiamo perdere. Bene i testi approvati dalla Commissione europea, ma ci sono anche dei limiti etici e morali. Non possiamo creare l'uomo artificiale, perché è contro il nostro modello di società". Nessuno può pensare di sostituire l'uomo, che non è fatto solo di intelligenza e di tutto quello che l'Ia può copiare. L'Ia non ha l'anima, non è eterna. Quindi, guai a pensare che l'uomo possa scomparire dalla catena di montaggio in fabbrica e dal lavoro perché c'è l'intelligenza artificiale".
Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale
🦹Questa attenzione su intelligenza artificiale è comunque un segnale politico di quanto questa tecnologia stia diventando importante nel dibattito politico. L’unico intervento interessante delle scorse settimane è quello di Butti, il delegato alla materia in quanto sottosegretario all’innovazione tecnologica, che tira una frecciatina al suo collega Urso sulla mancanza di una politica industriale sul tema. Eccola qua:
“L’Italia dovrà mobilitare tutte le energie possibili per cominciare a essere un Paese che fa, e non solo usa, l’intelligenza artificiale. E per questo serve una politica industriale”.
Alessio Butti, sottosegretario con delega all’innovazione tecnologica - 9 Novembre -presentazione del Comitato di coordinamento per l’aggiornamento delle strategie sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale.
SuperNews
[AI Policy] La Spagna si è prefissata di diventare un Paese leader nello sviluppo dell’IA e per questo ha istituito l’Autorità nazionale per l'intelligenza artificiale (Agencia Española de Supervisión de la Inteligencia Artificial - AESIA), puntando a sostenere e supportare start-up e imprese per favorire digitalizzazione e sviluppo. Non sarà solo un soggetto di vigilanza e sanzionatorio, anzi, avrà il compito di coordinare le politiche governative sul tema. Non potrebbe essere un esempio per l’Italia, anche in previsione dell’AI Act?
[Hate speech] Musk ancora una volta tra le polemiche: anche questa volta ha promosso contenuti considerati “antisemiti”, in un momento molto delicato dato il conflitto in Medio Oriente. Lui è convinto che X sia la piattaforma della libertà di parola, anche se questa libertà sfocia nella pubblicazione di post discriminatori, complottisti o violenti. Per questo molti altri inserzionisti stanno fuggendo da X. Fermare la deriva ultra libertaria di Musk diventa una priorità anche per l’Europa.
[Ai Chips] Se ChatGPT è la Ferrari delle app AI, i chip Nvidia sono i mostruosi motori V12 che alimentano il modello GPT-4 sotto il cofano. Ma la scarsità di questi chip, insieme ai prezzi allettanti, hanno limitato le ambizioni di molte aziende di intelligenza artificiale. Se non riesci a trovarli, devi crearne uno tuo. Almeno questo è quello che sembra fare Microsoft: la società ha annunciato i suoi primi chip AI, chiamati Cobalt e Maia che supporteranno servizi come i modelli GPT di OpenAI. Basterà questo per dare a Microsoft un vantaggio nella corsa all’intelligenza artificiale? Non si può sapere se quello che produrrà Microsoft avrà la stessa potenza dei chip Nvidia, ma intanto averne di propri è meglio che dipendere esclusivamente da altri.
[AI chips] Nonostante Microsoft, Nvidia ha comunque sviluppato tre nuovi chip su misura per la Cina che mirano a soddisfare la crescente domanda della regione di tecnologia di intelligenza artificiale nel rispetto dei controlli sulle esportazioni statunitensi. Le prestazioni complessive di questi chip sono state moderate rispetto a quelle che Nvidia aveva precedentemente venduto in Cina. Una mossa rischiosa da parte di Nvidia che rischia di inimicarsi il governo americano (o magari è tutto già concordato con Washington). E infatti c’è già una prima frenatura.
👏Ed eccoci arrivati alla fine di questa undicesima uscita di Superpoteri. Il 6 Dicembre ci sarà un altro round per l’avanzamento dell’AI Act, il framework di regole europee per normare l’intelligenza artificiale. Riusciranno la Commissione Europea, il Parlamento europeo e gli Stati Membri a trovare un accordo? Ci saranno compromessi? Lo vedremo presto…
🫵Ricordatevi che Superpoteri è un esperimento collettivo, utile per generare dibattiti, riflessioni, proposte sulle tecnologie e il loro impatto. Nessuno si deve sentire escluso.
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