⚽Nella partita tra Vigilanti e Libertari a vincere è l'Europa: come siamo arrivati all'AI Act - #12
Come in ogni grande derby, l'esito è stato incerto fino all'ultimo minuto, con entrambe le squadre che non hanno mollato un centimetro di campo. Ma dopo 37 ore di partita, è arrivato il fischio finale
🦸♂️Benvenuti nel numero 12 di Superpoteri!
🦸 Un numero uscito in ritardo per seguire la partita dell’AI Act, l’ambizioso quadro di regole per l’intelligenza artificiale. Diversi giocatori sono scesi in campo, con due squadre che si sono affrontate apertamente. Dopo una partita di quasi 3 giorni, c’è stato il triplice fischio: abbiamo l’AI Act. Chi ha vinto tra Libertari e Vigilanti?
🦸 E poi Superpolicy , con una storia dal Brasile, i SuperVideo satirici di “Striscia la notizia” e le SuperNews. Senza dimenticarci di SuperItaly, con le prime parole del Presidente Mattarella su intelligenza artificiale.
🦹♀️Buona lettura, fammi sapere cosa ne pensi e, se non l’hai ancora fatto, iscriviti!
Superpost - Libertari vs Vigilanti: telecronaca di una partita che ha portato al primo grande framework di regole sull’intelligenza artificiale
🦸♂️E’ finita! In uno stadio virtuale si sono affrontate due squadre: i “Vigilanti” contro i ”Libertari”. La partita aveva come premio in palio la definizione dell'AI Act, il più ambizioso quadro di regolamentazione dell’intelligenza artificiale al mondo. Ma attenzione, non è solo una questione di regole e norme, ma una vera e propria competizione tattica per il potere tecnologico.
⚽Scendono in campo i campioni americani
Poteva essere una partita noiosa, con la squadra Europa compatta con tutti i suoi giocatori a chiudere facilmente la partita della regolamentazione. Ma la partita si è accesa quando dagli Stati Uniti scendono in campo i campioni come ChatGPT, Bard, Anthropic, nuovi giocatori che cambiano le regole del gioco utilizzando modelli fondazionali: grandi modelli di intelligenza artificiale che sono stati addestrati su enormi set di dati vari (testo, immagini, ecc.) per apprendere una vasta gamma di competenze senza essere specificamente programmati per compiti specifici, avvicinandosi a una intelligenza artificiale generale. Il Parlamento Europeo, nel rivedere la prima proposta dell’AI Act, propone di limitare l’ingaggio di questi campioni, imponendo una regolamentazione più severa sui modelli fondazionali. E su questo lo squadrone Europa si è diviso in due squadre in competizione fra loro.
⚽Libertari vs Vigilanti
Da una parte i “Libertari”, capitanati dalla Francia, che, attraverso una strategia offensiva, ha fatto scendere come attaccante addirittura Emmanuel Macron. Il Presidente francese ha sostenuto che un AI act troppo rigido limiterebbe il dinamismo delle startup. Sappiamo che la Francia negli ultimi anni ha scommesso molto sull’innovazione tecnologica e adesso vuole raccogliere i frutti dei suoi investimenti. E’ francese anche la speranza europea di avere un “fuoriclasse” tra i modelli fondazionali, un sistema che possa competere con ChatGPT e gli altri. Si chiama Mistral, ha raccolto investimenti milionari e ha come giocatore Cédric O, ex sottosegretario al digitale del primo settennato di Macron. Insieme alla Francia sono scese in campo Germania e Italia, con un documento informale che chiedeva codici di condotta, e quindi una specie di autoregolamentazione, piuttosto che obblighi vincolanti sui modelli fondazionali. Perché questo? La Germania sta allenando il suo “campione”, Aleph Alpha, e potrebbe ritrovarsi negli intenti francesi di una regolamentazione leggera. Non si capisce invece la posizione dell’Italia, espressa dal Ministro per le Imprese Adolfo Urso, che non ha “giocatori” da proteggere. L’unico motivo che viene in mente è una sorta di “partita di giro”: schierarsi con Francia e Germania su questo per ottenere qualcosa in un’altra partita. Al centro della difesa c’è Digital Europe, l’associazione di categoria che rappresenta le imprese digitali, schierati con il team dei Libertari perché una regolamentazione eccessiva potrebbe soffocare la creatività e l'ingegno, costringendo le startup a nascere e crescere in altre regioni, oltre a comportare costi proibitivi per le piccole e medie imprese. Giocano anche in questa squadra rappresentanti dei “Securitari”, ovvero chi vorrebbe meno regole sulle tecnologie per il riconoscimento emotivo e biometrico ai fini di sicurezza nazionale.
🦸♂️Dall'altra parte del campo, i “Vigilanti” hanno usato una tattica di prudenza e controllo, impostando un’azione di gioco basata nell’evitare discriminazioni, violazioni della privacy e del diritto d’autore e minacce alla sicurezza nazionale. Questa squadra ha molti giocatori: giuristi, creativi, accademici, che si sono schierati al fine di tutelare e promuovere la creatività umana e la trasparenza oltre a temere che, in nome di interessi economici di breve termine e per poche società, si dia via libera a modelli di intelligenza artificiale che possano indebolire i diritti collettivi. Per i “Vigilanti”, le imprese non dovrebbero creare da sole le regole del gioco: non imporre nessun vincolo ai modelli fondazionali è come affrontare il cambiamento climatico regolamentando i veicoli, ma ignorando le attività delle compagnie petrolifere. Il capitano di questo team è la Spagna, che ha fatto dell’intelligenza artificiale un tema fondamentale del semestre europeo che presiedeva e che sta volgendo al termine. Non solo hanno spinto per una chiusura veloce dell’AI Act, ma è stato anche il primo paese a anticiparne gli effetti, istituendo la prima Agenzia per l’Intelligenza Artificiale. Il Parlamento europeo, rappresentato dagli ottimi registi Dragoş Tudorache e Brando Benifei, ha lottato in ogni parte del campo, sottolineando come gli obblighi si applicheranno solo allo sviluppatore originale dei modelli inseriti nella categoria di rischio sistemico e non alle imprese e startup che ne fanno utilizzo. Clamorosamente l’Italia giocava anche in questo team, dal momento che il Sottosegretario all’innovazione tecnologica Alessio Butti rivendica di essere il giocatore ufficiale per l’Italia, vista la delega sulla strategia per l’intelligenza artificiale. Una posizione confusa del nostro Paese, che ha scelto di giocare in tutte le squadre, disperdendo la sua forza e perdendo di credibilità.
⚽La fine dell’incontro: vincono i Vigilanti, l’AI Act è realtà
Come in ogni grande derby, l'esito è stato incerto fino all'ultimo minuto, con entrambe le squadre che non hanno mollato un centimetro di campo. Ma dopo 37 ore di partita, è arrivato il fischio finale: hanno vinto i “Vigilanti”.
🦸♂️La squadra dei Libertari ha incassato gol da tutte le parti, ma la rete più pesante è sui modelli fondazionali. La regolamentazione dei grandi modelli di intelligenza artificiale sarà articolata su due livelli: il primo, che riguarda tutti i modelli, impone la divulgazione di un elenco dei dati utilizzati per l'addestramento degli algoritmi. Questo dovrebbe teoricamente aiutare i creatori di contenuti a proteggere o rivendicare i loro diritti d'autore. Il secondo livello si concentra sui sistemi più potenti che presentano "rischi sistemici". Questi sistemi richiederanno valutazioni specifiche dei rischi e piani di mitigazione, oltre all'obbligo di segnalare eventuali incidenti alla Commissione, che istituirà un Ufficio AI dedicato a questo scopo. In caso di non conformità con queste norme, le aziende rischiano sanzioni pecuniarie che variano dall'1,5% al 7% del loro fatturato globale.
Inoltre ci sarà l'obbligo di identificare chiaramente tutti i contenuti generati dall'AI per prevenire frodi o disinformazione, cercando di limitare i deepfakes e l’esplosione delle repliche digitali.
Sconfitta anche l’Italia, che, secondo Brando Benifei, avrebbe voluto insieme ad altri Governi “securitari” più mano libera nel mettere sotto controllo i cittadini e fare profilazione: i sistemi di riconoscimento biometrico potranno essere usati solo previa autorizzazione di un giudice e in circostanze ben definite, come emergenze terroristiche, ricerca di vittime o di sospettati di crimini gravi.
Infine, viene confermato l’ approccio proporzionato basato sul rischio che consente di vietare gli usi dell’IA che violano i diritti fondamentali e i valori dell’UE, come il social scoring e stabilire regole chiare per i casi d’uso ad alto rischio, soprattutto quando vengono utilizzati dalle forze dell’ordine, sul posto di lavoro e nell’istruzione, a tutela delle persone più fragili.
Tra gli spalti, come spettatori interessati, ci sono state le Big Tech americane, che hanno investito miliardi nello sviluppo dell’intelligenza artificiale e vogliono capire cosa succederà ora per loro.
⚽Adesso vincere la partita dello sviluppo tecnologico
L’Europa è diventata il primo continente a stabilire regole chiare per l'uso dell'intelligenza artificiale, ma adesso continua la partita più difficile, quello dello sviluppo tecnologico, ovvero la necessità per l’Europa di tornare una grande squadra e competere con i campioni statunitensi e cinesi, promuovendo una politica industriale che possa premiare le soluzioni di intelligenza artificiale che sposano le norme che si stanno plasmando, promuovendo un’innovazione dirompente, ma responsabile. Come dice il Commissario Europeo Breton celebrando la vittoria dei “Vigilanti”: “l’Europa si è posizionata come pioniera, comprendendo l’importanza del suo ruolo di normatore globale. Ora ci imbarchiamo in un nuovo viaggio.” Bilanciare la sicurezza dei cittadini e l'innovazione per le startup, rispettando i diritti fondamentali e i valori europei, non sarà facile. L’intelligenza artificiale è una tecnologia che sta mutando rapidamente, evolve in modo esponenziale e che potrebbe vedere tra pochi mesi la nascita di nuovi “fuoriclasse”, pronti a spazzare via le regole raggiunte faticosamente oggi. Riuscirà l’AI Act a contenere queste evoluzioni esponenziali? Non dovremmo pensare anche a essere campioni nell’usare l’intelligenza artificiale per risolvere piccoli e grandi problemi sistemici come l’invecchiamento della popolazione o il cambiamento climatico?
🦸♂️Mentre abbiamo l’obbligo di dimostrare al mondo l’importanza e l’efficacia dell’AI Act, non dobbiamo dimenticarci di giocare nel Mondiale dell’intelligenza artificiale trasformandoci da Vigilanti a Campioni, altrimenti ci troveremo ad essere il miglior arbitro della competizione. Ma gli arbitri non vincono le partite. Non le giocano nemmeno.
Superpolicy
🦸♂️Associated press ha scoperto che i legislatori della città brasiliana di Porto Alegre hanno inconsapevolmente approvato una legge scritta da ChatGPT. Il consigliere comunale Ramiro Rosário ha ammesso di aver utilizzato il chatbot per redigere una proposta che assicura ai contribuenti di non dover pagare per la sostituzione dei contatori del consumo d'acqua. All’inizio Rosário avrebbe scelto di non rivelare il coinvolgimento dell'AI, temendo che la proposta non sarebbe stata presa sul serio. Ma che scoop! Ovviamente sono ironico, non capisco perché ci si dovrebbe stupire per l’utilizzo di intelligenza artificiale come supporto per il drafting legislativo. Anzi, aiuta nel creare una prima bozza e potrebbe aiutare a scrivere leggi migliori. Già adesso schiere di assistenti e funzionari in Italia e nel mondo usano ChatGPT per presentare atti parlamentari e governativi. Ma allora a che ci servono, se l’intelligenza artificiale può scrivere leggi per conto dei politici? Per il solito motivo che limita i nuovi strumenti: le allucinazioni, ovvero gli errori prodotti nella risposta. Inoltre è difficile creare un atto ufficiale senza far riferimento a leggi e norme precedenti, cosa che ChatGPT e gli altri hanno ancora difficoltà a fare, perché non sono allenati per questo tipo di elaborazione. Sicuramente in futuro assisteremo all’uso massiccio di questi strumenti anche per il processo legislativo, per adesso accontentiamoci di avere uno stagista “artificiale” che può darci una mano a impostare il documento, per poi essere integrato e modificato dagli esperti in materia
SuperItaly
🦸♂️Non solo altri ministri parlano di intelligenza artificiale , adesso anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ci invita a riflettere sull’importanza di portare i valori europei nella tecnologia.
“Ogni trasformazione tecnologica, ogni innovazione, deve fare i conti con il fatto che il presidio rimane comunque sempre all'uomo, quindi a noi deve stare la capacità di coniugare lo strumento tecnico con l'attività umana. La Pubblica amministrazione sta facendo un percorso molto intenso e molto importante di digitalizzazione. La digitalizzazione, evidentemente, deve tener conto anche delle innovazioni tecnologiche che avanzano, una di queste e' l'intelligenza artificiale. Abbiamo gia' alcuni esempi di utilizzo dell'intelligenza artificiale, per esempio sul tema della semplificazione amministrativa, perché quell'attività ci consente di utilizzare l'intelligenza artificiale per rendere più rapidi, più veloci, più efficaci dei percorsi di ordinamento di tutta la massa di normativa che abbiamo prodotto negli anni.”
Paolo Zangrillo, Ministro della Pubblica amministrazione - 05/12/23, Agenzia Nova
“E' importante il lavoro avviato dal Consiglio d'Europa sull'Intelligenza Artificiale, innovazione foriera di benefici, che occorre saper gestire per evitare usi nocivi al rispetto e alla promozione dei diritti umani. Occorre adesso operare con lungimiranza e con ambizione per elaborare una Convenzione all'altezza della sfida, da sottoscrivere auspicabilmente in un ambito ancor più ampio rispetto agli Stati membri del Consiglio d'Europa, e definire standard che siano di riferimento anche in altre regioni del mondo. Richiamo questo aspetto nel profondo convincimento che l'Europa non sia semplicemente uno spazio geo-politico ed economico di collaborazioni proficue più o meno approfondite tra Stati. Essa si conferma, piuttosto e anzitutto, come luogo dove si condividono valori che pongono al centro la dignità della persona umana".
Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica - 04/12/23, Comitato di Monitoraggio dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa
SuperVideo
🦸♂️Finiamo in leggerezza. Fra i tanti usi dell’intelligenza artificiale a scopo satirico, i video più geniali li ho trovati su TikTok, nell’account di “Striscia la notizia”, che ospita frequentemente i video di “highlanderdj”, facendo cantare e ballare i politici italiani su canzoni che raccontano la cronaca. La tecnica è semplice: usando voci clonate e il face swapping riesce a creare video verosimili.Il migliore resta Mattarella!
Ecco due esempi tra i più recenti:
SuperNews
[AI & Art] Interessante esperimento della Scuola Holden, che ha realizzato Cassandra, uno dei primi cortometraggi concepito e realizzato con l’intelligenza artificiale, in esclusiva su Raiplay. Sono stati utilizzati diversi tool ormai famosi: ChatGPT, Bard, Midjourney, Heygen, Looka, Runway. Una dimostrazione che l’intelligenza artificiale può aiutare anche a potenziare la propria creatività?
[AI & Policy] Il presidente Vladimir Putin intende adottare presto una strategia per lo sviluppo dell'intelligenza artificiale in Russia: "Sono convinto che il futuro non sia nei divieti di sviluppo tecnologico. È semplicemente impossibile, vietato, la tecnologia si evolverà comunque. Se vietiamo qualcosa, si svilupperà altrove”. Ecco un altro sostenitore della non-regolamentazione AI, ma non ci aspettavamo niente di diverso dal dittatore russo.
[Alleanze AI] Si è formata una nuova"Alleanza AI", un gruppo composto da aziende storiche nel campo dell'informatica come IBM, Intel, Sony Group e Dell, insieme a Meta, diverse università di primo piano, startup tecnologiche e fondazioni. Questa alleanza sembra essere un tentativo di sfidare il dominio percepito di OpenAI, Microsoft, Google e, recentemente, Amazon nell'ambito dell'intelligenza artificiale. L'Alleanza AI, composta da oltre 50 membri, si impegna a promuovere obiettivi come la creazione di framework comuni per valutare la forza degli algoritmi AI, l'investimento in fondi di ricerca AI e la collaborazione su modelli open source. Difficilmente alleanze così vaste hanno funzionato!
👏Ed eccoci arrivati alla fine di questa dodicesima uscita di Superpoteri. Ci avviciniamol alla fine dell’anno, tempo di bilanci…
🫵Ricordatevi che Superpoteri è un esperimento collettivo, utile per generare dibattiti, riflessioni, proposte sulle tecnologie e il loro impatto. Nessuno si deve sentire escluso.
🤖Puoi darmi una mano semplicemente iscrivendoti (se non l’hai ancora fatto) cliccando sul pulsante sotto.
🦸♀️Puoi lasciarmi un commento (anche critiche, dai!) o scrivermi per qualsiasi suggerimento
🦸Infine puoi semplicemente condividere “Superpoteri” a chi pensi possa essere interessato
Grazie e ci vediamo settimana prossima! Sapere Aude!👋
Stai diventando il Piero Angela dell’IA.
Quando video spiegoni a sostituire parti di testo?