🤖OpenAI: dal no-profit alla sfrenata ambizione di diventare il leader globale dell’intelligenza artificiale in soli due anni - #48
OpenAI nasce come società senza scopo di lucro con l'ambizione di salvare il mondo con l'intelligenza artificiale. Due anni dopo il mondo deve essere salvato da OpenAI?
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🤖OpenAI, guidata da Sam Altman, celebra il secondo compleanno di ChatGPT con risultati straordinari: una valutazione di 160 miliardi di dollari (Microsoft ci era riuscita in venti anni), milioni di utenti globali e progetti ambiziosi, tra cui un "AI phone" e un nuovi microprocessori. L'azienda si vuole posizionare come leader tecnologico, sfidando giganti come Google e Nvidia e puntando a dominare l’intera filiera dell’IA. Per questo è molto attiva in tutto il mondo: collabora strettamente con gli Stati Uniti per contrastare la Cina, ma stringe accordi negli Emirati Arabi e in Asia. Senza dimenticare la trasformazione di OpenAI in una società a scopo di lucro, che la allontana dalla missione originale (forse un po’ utopica) di creare un’intelligenza artificiale per salvare il mondo. Non è che fra poco bisogna salvare il mondo da OpenAI? In SuperPost scopriremo se Sam Altman vuole diventare un nuovo Musk.
🦸In SuperImages facciamo intravedere un nuovo possibile trend: le riedizioni dei capoilavori cinematografici in versione anime! Mentre in SuperVideo si può prevedere l’evoluzione video della satira politica, nelle immancabili SuperNews si parla di come gli USA siano riusciti a frenare la Cina nella corsa all’intelligenza artificiale, di come Musk abbia utilizzato X per aumentare il consenso ai Repubblicani e di come gli artisti non siano molto soddisfatti degli aspetti etici di Sora, il generatore video di OpenAI.
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SuperPost - OpenAI: dal no-profit alla sfrenata ambizione di diventare il leader globale dell’intelligenza artificiale in soli due anni
Immaginate un bambino di due anni che non solo padroneggia più lingue, ma che nel tempo libero supera esami universitari, scrive codici complessi e vi aiuta a risolvere i problemi di connessione Wi-Fi. Presto potrebbe anche diventare il vostro regista personale. Ecco ChatGPT, la creatura più celebre di OpenAI, che celebra il 30 Novembre il suo secondo compleanno. Nonostante la giovane età, non fa capricci: si comporta già da adulto, rivoluzionando il panorama tecnologico globale con l’ambizione e l’aggressività tipiche di un leader politico.
Guidata da Sam Altman, OpenAI è diventata in breve tempo un attore di primo piano, al pari delle grandi aziende tech americane come Google, Microsoft e Apple. Con una valutazione stimata di 160 miliardi di dollari (Microsoft ci ha messo vent’anni per raggiungere questa cifra), 200 milioni di utenti settimanali a livello globale, ricavi per 3,7 miliardi di dollari e l’obiettivo di raggiungere 100 miliardi di dollari entro il 2029, OpenAI si prepara a dominare il futuro dell’intelligenza artificiale.
Nonostante il successo, il cammino di OpenAI non è privo di sfide. La spesa operativa nel 2024 ha superato i 5 miliardi di dollari, e l’azienda ha recentemente perso figure chiave come Ilya Sutskever (discepolo di Geoffrey Hinton, Premio Nobel per la Fisica) e Mira Murati, ex CTO.
Nel frattempo, OpenAI sta diversificando le sue attività: sfidando direttamente Google con il lancio di ChatGPT Search, progettando un possibile “AI phone”, e competendo con Nvidia nella produzione di chip in collaborazione con Broadcom e TSMC, due colossi del settore.
La strategia di Altman punta a controllare l’intera filiera dell’intelligenza artificiale: dai semiconduttori ai data center, passando per nuovi modelli che promettono di avvicinare l’umanità all’AGI (Artificial General Intelligence). Questo approccio riflette una visione aggressiva, che mira a rafforzare la posizione di OpenAI come leader tecnologico globale, ponendola in una posizione dominante e quasi monopolistica.
Sembra che il panorama dell’IA si stia dividendo in due grandi blocchi: da una parte, OpenAI si allea con Microsoft e stringe partnership con Apple, che integrerà ChatGPT nei suoi sistemi di intelligenza artificiale. Dall’altra, competitor come AWS e Google rafforzano le loro posizioni in Anthropic, il rivale diretto di ChatGPT, con investimenti significativi.
Altman, consapevole delle implicazioni geopolitiche dell’intelligenza artificiale, sta cercando supporto sia negli Stati Uniti che all’estero. Infatti, OpenAI mantiene una stretta collaborazione con il governo americano, sia per motivi strategici sia per garantire che l'infrastruttura dell’intelligenza artificiale rimanga sotto il controllo nazionale. Altman ha sottolineato che l'espansione dei data center in territorio statunitense, alimentati da miliardi di dollari di investimenti, potrebbe catalizzare una “re-industrializzazione” americana, creando centinaia di migliaia di posti di lavoro. Una sorta di nuovo progetto Manhattan: datacenter dal costo di 100 miliardi di dollari ciascuno, circa 20 volte il costo dei data center più potenti di oggi che conterrebbero due milioni di chip AI e consumerebbero 5 gigawatt di elettricità. Non solo: OpenAI vuole essere la punta di diamante per contrastare l’avanzata cinese, evidenziando come l’IA sia ormai un elemento centrale della competizione tra superpotenze. Tuttavia, i funzionari statunitensi hanno espresso preoccupazioni riguardo ai piani che coinvolgono altri paesi, in particolare gli Emirati Arabi Uniti, per il rischio di un’influenza cinese. Altman ha avviato trattative con Dubai per costruire chip factory e data center, sfruttando l’energia elettrica e i grandi investimenti disponibili, ma ignorando la vicinanza geopolitica degli Emirati alla Cina, inclusi rapporti accademici tra università emiratine e istituzioni cinesi legate al settore militare.
In Asia, OpenAI ha esplorato collaborazioni con altri attori chiave: in Giappone ha discusso di riutilizzare centrali nucleari dismesse per alimentare data center avanzati, una proposta che coniuga tecnologia e sostenibilità energetica. A Taiwan, OpenAI ha coinvolto la già citata Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (TSMC) per assicurarsi una fornitura stabile di chip, fondamentali per il futuro dell’IA. In Corea del Sud, Altman ha avviato trattative con Samsung e SK Hynix per diversificare la produzione di semiconduttori, un settore sempre più strategico per la competizione globale.
L’Europa, invece, sembra essere stata dimenticata dalla sete di conquista di Altman. Questo non è un buon segnale: l’Europa appare ridotta a un grande mercato passivo, privo di capitali e di ambizioni tecnologiche significative.
Le interazioni di OpenAI con gli Stati evidenziano la sua trasformazione in un attore tecnopolitico di rilievo, sollevando domande cruciali sulla governance tecnologica. Come si può bilanciare l’innovazione con le esigenze di sicurezza nazionale? Come regolare le attività di aziende che operano a un livello che spesso supera quello degli stati? Come evitare la creazione di nuovi monopoli tecnologici?
Entro due anni, il CEO Sam Altman prevede di completare la trasformazione di OpenAI in una società a scopo di lucro, eliminando il limite attualmente imposto ai guadagni degli investitori. Questa svolta non farà che allontanare ulteriormente l’azienda dalla sua missione originaria: creare un’IA per il bene dell’umanità (una missione su cui, diciamolo, pochi hanno davvero riposto fiducia).
Il secondo compleanno di ChatGPT non è solo una celebrazione di successi tecnologici, ma anche un momento per riflettere sulle responsabilità geopolitiche delle aziende che si occupano di intelligenza artificiale e sul loro crescente ruolo in un mondo che dipende sempre più dalla tecnologia. La speranza (forse vana) è che ChatGPT possa realmente essere “aperto al mondo” come un bambino di due anni, piuttosto che diventare lo strumento di un leader ambizioso che arricchisce enormemente la sua azienda sfruttando una posizione quasi monopolistica. Non vorremmo davvero trovarci di fronte a un altro Elon Musk, vero?
OpenAI nasce come società senza scopo di lucro con l'ambizione di salvare il mondo con l'intelligenza artificiale. Due anni dopo il mondo deve essere salvato da OpenAI?
SuperImages
🖼️E se i capolavori cinematografici holliwoodiani ricevessero un nuovo restyling rendendoli anime giapponesi? Sono sicuro che a breve si potrà fare con facilità, ma per adesso godetevi questi frame di Shining versione anime realizzati facilmente con l’intelligenza artificiale. A quando un “Ritorno al Futuro”, un “The Goonies” o “La storia infinita” versione anime? Probabilmente prima di quanto possiamo pensare.
SuperNews
🦹[Social & Politica] Uno studio della Queensland University of Technology (QUT) suggerisce che X, la piattaforma di Elon Musk, potrebbe aver modificato il suo algoritmo per favorire il profilo di Musk e altri utenti di orientamento conservatore, a partire da luglio 2024, quando Musk ha annunciato il suo sostegno a Donald Trump per le elezioni presidenziali. Secondo i ricercatori Timothy Graham e Mark Andrejevic, dopo il 13 luglio i post di Musk hanno registrato un aumento del 138% nelle visualizzazioni e del 238% nei retweet rispetto a prima di quella data. Anche altri account conservatori hanno riscontrato un incremento, sebbene meno marcato. Lo studio indica che l'engagement di Musk ha superato le tendenze generali della piattaforma, alimentando sospetti di un algoritmo modificato per amplificare la sua visibilità. Ecco perché abbiamo bisogno di più trasparenza ( e di un nuovo conflitto di interessi per chi controlla le piattaforme).
📽️[IA & Arte] Un gruppo di artisti, selezionati come tester iniziali di "Sora," il generatore video AI di OpenAI, ha reso pubblicamente accessibile lo strumento per circa tre ore come forma di protesta. OpenAI ha successivamente bloccato l’accesso, ma il gesto ha sollevato questioni importanti. Gli artisti hanno denunciato l’uso delle loro competenze da parte di OpenAI per ricerca e sviluppo non retribuiti e scopi di pubbliche relazioni, accusando la compagnia di sfruttamento. La fuga di informazioni non ha riguardato il codice o i dettagli tecnici di Sora, ma ha offerto al pubblico una demo accessibile tramite API. Nonostante le accuse, il dibattito riflette il conflitto tra innovazione tecnologica e sfruttamento artistico, sottolineando la necessità di un’implementazione etica. L’uscita ufficiale di Sora sarà rallentata?
🌎[Semiconduttori & Geopolitica] Le ambizioni di Huawei Technologies di sviluppare chip più potenti per l'AI e gli smartphone stanno incontrando gravi ostacoli a causa delle sanzioni statunitensi, rallentando gli sforzi della Cina per competere con la tecnologia americana. Huawei sta progettando i suoi prossimi processori Ascend utilizzando un'architettura a 7 nanometri, ormai superata, perché le restrizioni guidate dagli Stati Uniti impediscono ai suoi partner di accedere ai sistemi avanzati di litografia ultravioletta estrema prodotti dalla società olandese ASML. Ciò significa che i chip di punta di Huawei resteranno bloccati su tecnologie obsolete almeno fino al 2026. Questo rallentamento non colpisce solo Huawei, ma anche le ambizioni più ampie della Cina nell'intelligenza artificiale, rischiando di ampliare il divario con gli Stati Uniti, che nel 2025 adotteranno chip a 2 nanometri, tre generazioni avanti.
Supervideo
📽️Grazie all’evoluzione degli strumenti di IA di generazione video la satira politica toccherà livelli eccezionali. Qui un esempio dell’artista Ari K, che con Kling e Magnific ( e un lavoro di due/tre ore) è riuscito a immaginare la cena tra Trump e Biden che si è svolta all’indomani delle elezioni. Non molto veritiera, ma sicuramente vi strapperà una risata.
👏Siamo arrivati alla fine del numero 48!
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