🤖Robot, IA e realtà manipolata: quando la tecnologia è solo un trucco di marketing -#42
Dal turco meccanico agli ultimi robot di Tesla, sono molte le presentazioni di nuovi servizi o prodotti tecnologici che ci hanno ingannato
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🤖L'innovazione tecnologica affascina, promette e, a volte, inganna. L'evento We, Robot di Tesla ha dato l'illusione di un futuro completamente automatizzato, con robot umanoidi apparentemente autonomi che servivano cocktail ai presenti. Elon Musk ha descritto questi robot come il prossimo grande passo dell'umanità. Tuttavia, dietro la spettacolarità della presentazione si nascondeva una verità meno futuristica: i robot erano telecomandati da esseri umani, svelando una messa in scena ben orchestrata. Da Musk ce lo possiamo aspettare, ma questo tipo di "techfake” non è nuovo: da Mechanical Turk del XIX secolo al falso iPhone di Steve Jobs, passando per le dimostrazioni truccate dell'intelligenza artificiale di Google. In SuperPost una lezione per tutti: nel mondo tech non tutto ciò che luccica è intelligenza artificiale.
🦸In SuperItaly l’IA interpreta le parole del neoministro Giuli, mentre in SuperProphecy ci sono le previsioni sul futuro di Dario Amodei, CEO di Anthropic (spoiler: w l’IA che ci farà vivere fino a 150 anni). Immancabili poi le SuperNews sul disastroso consumo energetico dell’IA, su una app che promette di aiutare i migranti e sulle ultime tristi notizie dalla Sud Corea dove dilagano i deepfake a sfondo sessuale.
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Superpost - Robot, IA e realtà manipolata: quando la tecnologia è solo un trucco di marketing
🤖I robot sono tra noi! L’era della piena automazione è finalmente giunta! Questo devono aver pensato i partecipanti all'evento We, Robot di Tesla, guardando una serie di robot umanoidi servire da bere. "Penso che questo sarà il più grande prodotto di sempre di qualsiasi tipo", ha detto Musk indicando il suo esercito di lavoratori meccanici.
Peccato fosse tutto una “truffa”, bieco marketing: i robot Tesla non erano proprio autonomi come sosteneva Musk, ma erano azionati da esseri umani tramite telecomandi. Non ci stupiamo delle bugie del supercattivo Musk, che sembra abbia preso tutti i difetti del candidato presidente che sostiene. Ma le false presentazioni di prodotti, e in particolare le false macchine autonome, risalgono almeno all'epoca napoleonica. Musk sta semplicemente ripetendo uno stratagemma vecchio. Ecco alcuni degli esempi più noti, a partire da quelli non proprio telecomandati:
🤖Mechanical Turk: la prima tecnologia fake
Immagina una figura meccanica che gioca a scacchi, posizionata sopra un mobile vuoto: il Turco meccanico, un ingegnoso trucco del XIX secolo, è immortalato in un libro intitolato Cabinet of Curiosities (1836). Questo automa, che sembrava giocare da solo, in realtà nascondeva al suo interno un vero maestro di scacchi, rendendolo uno dei più grandi inganni dell'epoca. Costruito con ingranaggi in ottone e legno, affascinò il pubblico per oltre 80 anni.
Il creatore originale del Turco, Wolfgang von Kempelen, era un inventore geniale, noto anche per aver costruito un sintetizzatore vocale funzionante. Tuttavia, non ebbe problemi a dedicarsi a questo elaborato inganno, costruendo armadietti intricati che nascondevano l'umano, così ingegnosi da nascondere la frode per decenni. Il successivo proprietario aggiunse persino dettagli in ottone e, in un colpo di teatro, sfidò Napoleone Bonaparte in una partita di scacchi, facendo correggere all’automa le mosse illegali dell'imperatore. Questo episodio rafforzò una lezione per gli aspiranti inventori di robot: più il trucco era sfacciato, più le persone erano disposte a crederci.
📱Il falso iPhone di Steve Jobs
Parlando di superguru, si racconta che il co-fondatore di Apple avesse creato una sorta di controllo totale intorno alla presentazione dei suoi prodotti. Durante quella che sarebbe diventata la presentazione più importante della sua carriera, l’introduzione dell’iPhone nel gennaio 2007, Steve Jobs non esitò a falsificare qualche dettaglio: per evitare crash e blocchi durante la demo, Jobs utilizzò diversi prototipi e una buona dose di strategia. Ogni iPhone mostrato era programmato per seguire una sequenza di azioni precisa, creando l’illusione che Jobs stesse esplorando il dispositivo con naturalezza.
🤖L'illusione dell'AI: quando le demo sembrano troppo belle per essere vere
Al Google I/O 2018, il CEO Sundar Pichai mostrò un assistente vocale basato sull'intelligenza artificiale che avrebbe chiamato in diretta un parrucchiere e un ristorante locali per effettuare delle prenotazioni. Entrambe le attività hanno apparentemente preso il telefono, rispondendo: "Come posso aiutarti?"
Axios ha rapidamente accertato che nessuno dei saloni e ristoranti della zona di Mountain View rispondeva al telefono in quel modo. E 6 anni dopo siamo ancora noi, e non degli algoritmi, a prenotare i ristoranti e gli appuntamenti.
Cos'è esattamente una demo di prodotto falsa? Se parliamo di video montati in modo ingannevole, allora la dimostrazione dell’IA Gemini di Google, presentata a dicembre 2023, ne è sicuramente un esempio.
Molti spettatori non si sono accorti che il video era stato accelerato e che i messaggi vocali erano doppiati.
🏎️L'inganno della guida autonoma di Tesla
Non è la prima volta che Musk ci inganna, ad esempio quando presentò le Tesla completamente autonome (FSD). Almeno, non come si vede in un video del 2016 che un ingegnere Tesla ha poi dichiarato essere stato messo in scena: la Model X in questione aveva seguito un percorso prestabilito. Il video mostrava capacità che il software dell'auto non aveva allora, come fermarsi al semaforo rosso o accelerare al verde. C'erano più riprese montate insieme e il conducente umano spesso interveniva.
Ci sono più di una dozzina di cause legali in sospeso che affermano che i clienti sono stati ingannati nel credere che le loro Tesla potessero guidare da sole, il che ha portato a feriti e morti.
🤖Considerando tutto ciò, si capisce perché Musk abbia fatto diventare i suoi finti robot dei barman: basta qualche cocktail per far dimenticare tutte le bugie.
Don’t Believe the Hype, insegnavano i Public Enemy: e quando si tratta di nuove tecnologie, meglio non farsi incantare.
SuperItaly
🦹Il neoministro alla Cultura Giuli è diventato virale la settimana scorsa per quello che ha detto durante l’audizione delle linee programmatiche del ministero: "Di fronte a questo cambiamento di paradigma, la quarta rivoluzione epocale della storia delineante un’ontologia intonata alla rivoluzione permanente dell’infosfera globale, il rischio che si corre è duplice e speculare. L’entusiasmo passivo, che rimuove i pericoli della ipertecnologizzazione, e per converso l’apocalittismo difensivo che rimpiange un’immagine del mondo trascorsa, impugnando un’ideologia della crisi che si percepisce come processo alla tecnica e al futuro intese come una minaccia".
In pochi hanno capito, ho chiesto a ChatGPT se me lo può spiegare:
“Giuli utilizza un linguaggio molto complesso e filosofico, ma il suo significato può essere semplificato. Egli sta parlando di un grande cambiamento nella nostra società, causato dalla rivoluzione tecnologica che stiamo vivendo (lui la chiama "quarta rivoluzione epocale"). Questo cambiamento, che trasforma il modo in cui viviamo e comunichiamo nell'era digitale, presenta due rischi opposti: 1) entusiasmo passivo, ovvero le persone accettano ciecamente la tecnologia senza riflettere sui pericoli legati alla sua diffusione incontrollata. Questo atteggiamento porta a ignorare i rischi della "ipertecnologizzazione" (come la dipendenza dalle tecnologie o la perdita di controllo su di esse). 2) apocalittismo difensivo: è l'opposto, ossia chi vede la tecnologia solo come una minaccia e rimpiange un passato in cui queste innovazioni non esistevano. Queste persone abbracciano un'ideologia che vede la crisi tecnologica come un processo inevitabile e pericoloso per il futuro.
In sintesi, il ministro Giuli sta avvertendo che bisogna trovare un equilibrio: non essere troppo entusiasti della tecnologia al punto da ignorarne i rischi, ma nemmeno temerla al punto da rifiutare il progresso.”
Ecco, non poteva dirla così?
SuperProphecy
🦸Dario Amodei, il capo di Anthropic, uno dei più promettenti sistemi di intelligenza artificiale (compete con ChatGPT in quanto a efficienza e funzionalità), ha scritto un lungo saggio dal nome Machines of Loving Grace, come un poema di Richard Brautigan del 1967, dove profetizza alcune conquiste dell’IA nei prossimi anni.
🦸Biologia: Amodei prevede che nei prossimi 5-10 anni l’IA accelererà enormemente il progresso in biologia, comprimendo fino a 100 anni di scoperte in un periodo molto più breve. L’IA potrebbe permettere scoperte fondamentali come nuovi trattamenti contro malattie infettive e genetiche, e addirittura l'eliminazione di quasi tutti i tumori. Tecnologie come CRISPR, l’mRNA e la terapia cellulare potrebbero essere sviluppate su scala molto più ampia e personalizzata grazie all’IA. In questo scenario, le malattie più letali o debilitanti, come l'Alzheimer, potrebbero essere prevenute, mentre nuove modalità di intervento potrebbero emergere, dando agli individui maggiore controllo sulla propria salute biologica.
🦸Estensione vita umana: Uno dei punti più radicali delle previsioni di Amodei riguarda l’estensione della vita. Crede che, grazie ai progressi biologici guidati dall'IA, l’aspettativa di vita potrebbe raddoppiare fino a raggiungere i 150 anni. L’IA sarà in grado di sviluppare farmaci in grado di rallentare l'invecchiamento, permettendo così a molti di vivere oltre i limiti attuali e forse raggiungere una sorta di "velocità di fuga" biologica, in cui gli avanzamenti continui permetteranno di prolungare la vita indefinitamente.
🦸Salute mentale e neuroscienze: In campo neuroscientifico, Amodei prevede che l’IA possa risolvere molte malattie mentali, come depressione, PTSD, schizofrenia e dipendenza, combinando interventi biologici e comportamentali con nuove tecniche di misurazione e intervento a livello neuronale. L’IA potrebbe accelerare lo sviluppo di farmaci per alterare la chimica del cervello e persino migliorare l’efficacia delle terapie comportamentali.
🦸Sviluppo economico e riduzione della povertà: Un altro settore cruciale è lo sviluppo economico, specialmente per i paesi in via di sviluppo. Amodei immagina un mondo in cui l’IA guiderà decisioni economiche più efficienti, permettendo una crescita economica rapida in aree del mondo che oggi soffrono di povertà ( 20% annuo nei paesi in via di sviluppo). Se realizzato, questo scenario potrebbe portare i paesi dell'Africa subsahariana ai livelli attuali della Cina entro 5-10 anni, migliorando in modo significativo la qualità della vita.
🦸Mitigazione della crisi climatica: Amodei sottolinea che l’IA sarà fondamentale per affrontare il cambiamento climatico, migliorando tecnologie per la rimozione di CO2 dall'atmosfera, l'energia pulita e persino soluzioni alimentari innovative come la carne coltivata in laboratorio.
🦸Lavoro umano: sebbene l'IA svolgerà gran parte del lavoro, le persone troveranno ancora un significato nelle attività che non hanno valore economico diretto, come hobby, relazioni umane e compiti creativi. Tuttavia, sul piano economico, prevede che l’attuale modello economico non sarà più sostenibile e che ci sarà bisogno di nuove soluzioni per ridistribuire le risorse, come il reddito di base universale o una nuova economia gestita dall'IA.
Nota personale: a me sembrano le teorie di molti tecno-ottimisti della Silicon Valley. Non avremo un grande passo in avanti della tecnologia in sanità senza forti investimenti da parte del pubblico e del privato, con quest’ultimi che preferiscono cercare il successo immediato di un prodotto e di un servizio, piuttosto che sistemi che hanno come “profitto” il miglioramento del sistema sanitario.
SuperNews
🪫[IA & Ambiente] I ricercatori della Loughborough University hanno lanciato un allarme sui crescenti costi ambientali legati all’intelligenza artificiale (IA) in un post pubblicato sulla piattaforma AI dell'OCSE. Gli studiosi stimano che entro il 2026 "il consumo energetico globale per il calcolo legato all'IA sarà paragonabile a quello di paesi come Austria e Finlandia". Inoltre, rivelano che le operazioni di IA generativa richiedono "circa dieci volte più energia" rispetto a quelle di classificazione per lo stesso numero di elaborazioni. Il post evidenzia anche gravi inefficienze nei dati, osservando che "fino all'80% dei dati aziendali memorizzati localmente potrebbe essere costituito da dati inutilizzati, ridondanti o irrilevanti". Per affrontare queste problematiche, i ricercatori propongono una gestione più responsabile dei dati e "linee guida orientate alla sostenibilità", per una maggiore consapevolezza tra gli esperti di IA sulle conseguenze ambientali del loro lavoro.
🙋🏿[IA & Sociale] Imii è un'app che utilizza l’intelligenza artificiale per supportare gli immigrati. Jane Fisher, cofondatrice e CEO, ha fondato l'app dopo essere stata truffata e aver affrontato lei stessa difficoltà come immigrata. L'app offre consigli personalizzati su temi come alloggio, sanità e banche, mettendo gli utenti in contatto con fornitori locali di fiducia. Il sistema, temporaneamente supportato da ChatGPT, fornisce un'interfaccia empatica per aiutare gli immigrati a integrarsi nei nuovi paesi. Imii è anche utile per le aziende che assumono talenti internazionali, offrendo un supporto per la gestione della relocation.
🦹[IA & Deepfake] Continuiamo a parlare di deepfake, che sta devastando la vita di molte donne in Corea del Sud, esacerbando un conflitto di genere già esistente. Immagini e video sessuali falsi, creati senza il consenso delle vittime, sono diventati sempre più accessibili e facili da produrre. Recentemente, il parlamento sudcoreano ha rivisto la legislazione per rendere illegale la visione o il possesso di contenuti pornografici deepfake, ma la piaga rimane diffusa. La maggior parte dei sospetti autori di questi crimini sono adolescenti di sesso maschile, che spesso prendono di mira compagne di scuola, amiche o conoscenti per curiosità o misoginia. Questo sta sollevando seri interrogativi sul sistema educativo e aggrava le tensioni di genere nel paese. Le vittime raccontano di intense sofferenze psicologiche, con alcuni casi di tentativi di suicidio legati alla vergogna e al trauma causato dai deepfake. La polizia ha avviato un’operazione per contrastare il fenomeno e ha arrestato centinaia di adolescenti. Tuttavia, le pene inflitte ai responsabili sono spesso ridotte, con molte condanne sospese o sanzioni lievi, evidenziando una carenza nell'applicazione delle leggi contro i crimini sessuali digitali. L'impatto sociale è profondo: molte giovani donne rimuovono foto dai loro profili social e manifestano sentimenti di sfiducia verso i loro coetanei maschi. Il crescente divario di genere e la percezione di una crescente vulnerabilità per le donne stanno portando a un aumento delle richieste di misure più dure contro questi crimini digitali.
👏Siamo arrivati alla fine del numero 42!
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