🌭Come cambierà la tecnologia e chi ne detiene il potere con Trump - #45
Dopo ogni grande cambiamento c'è sempre un nuovo bilanciamento di potere. Chi sale e chi scende nel mondo tecnologico dopo la vittoria di Trump
🦸Benvenuti nel numero #45 di Superpoteri! Alla fine ChatGPT ha avuto ragione, ha vinto il candidato repubblicano!
🌎La vittoria di Trump avrà un impatto significativo sul potere tecnologico. Elon Musk, sostenitore chiave di Trump, ne esce vincitore, con potenziali incarichi ufficiali e maggiore controllo sulle normative per Tesla e SpaceX. Le criptovalute potrebbero beneficiare di una deregulation, mentre l'antitrust potrebbe rallentare, eccetto per Google, presa di mira dai conservatori. TikTok potrebbe evitare il divieto grazie al nuovo atteggiamento di Trump. L'IA potrebbe vedere un'accelerazione con politiche meno regolamentate, e i social media potrebbero virare a destra per evitare conflitti con la nuova amministrazione, mentre la Silicon Valley affronta sfide legate a politiche migratorie e commerciali più restrittive. Chi sale e chi scende nel “potere tecnologico” in SuperPost.
📷Trump e Elon Musk si sono “divertiti” a postare immagini false di Kamala Harris versione comunista: in SuperImages ci vendichiamo creando versioni “tiranniche” di Donald Trump. Non se la prenderà mica?
🤖In SuperItaly il Ministro della Salute Schillaci ci ricorda l’uso benefico dell’intelligenza artificiale in campo medico, nonostante un errore nel software abbia ucciso un paziente in Liguria. Infine nelle Supernews si parla del lato oscuro dell’intelligenza artificiale che genera immagini pedopornografiche, di come OpenAI ha trattato le elezioni americane e della volontà dell’Arabia Saudita di diventare una superpotenza tecnologica.
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SuperPost - Trump e il nuovo potere tecnologico: chi sale e chi scende
🤖“Chi controlla il passato, controlla il futuro. Chi controlla il presente controlla il passato”, scriveva George Orwell in 1984. Il neopresidente Trump, con la sua netta vittoria, adesso controlla tutto: i repubblicani hanno Casa Bianca, Congresso, Senato e la Corte Suprema. Questo conferirà a Trump una forza enorme: mi aspetto significativi cambiamenti in chi detiene “il potere” di guidare la tecnologia, ormai intrecciata fortemente con la politica, con effetti che si ripercuoteranno anche su di noi. Vediamo chi sale e chi scende:
⬆️ Elon Musk, l’altro grande vincitore
Musk, la figura più visibile e controversa nel mondo della tecnologia, diventato un supercattivo, potrebbe aver fatto più di chiunque altro in America per far eleggere Trump. Non è stato solo uno dei maggiori donatori della sua campagna e il sostenitore più in vista, ma ha trasformato X, il social network di sua proprietà, in un megafono per il movimento MAGA (Make American Great Again) riempiendo i feed degli utenti di contenuti pro-Trump e invitando le persone a votare per lui.
Nessuno nella Silicon Valley aveva mai influenzato così pesantemente un’elezione. Nessuno trarrà più beneficio di Musk da un secondo mandato di Trump, che potrebbe renderlo l’uomo d’affari più potente d’America (già era il più ricco).
Trump potrebbe persino nominarlo a una posizione ufficiale nella nuova amministrazione, ipotizzando di affidargli la guida di un nuovo “dipartimento per l’efficienza governativa”, incaricato di ridurre la burocrazia. Musk si troverebbe quindi nella posizione invidiabile di scegliere chi regola le sue aziende, inclusi Tesla e SpaceX, e potrebbe addirittura allontanare chiunque gli si opponga, facendo quello che ha fatto a Twitter: licenziamenti di massa, conservando solo i dipendenti ritenuti leali.
In ogni caso, è tutto vantaggio per Musk, il cui acquisto di Twitter da 44 miliardi di dollari e il denaro investito per sostenere Trump ora appaiono piccole somme, briciole, rispetto al potere che avrà nella nuova amministrazione.
⬇️ Gli altri leader di Big Tech
Musk non è stato il solo a cercare di ingraziarsi Trump in questa campagna elettorale: quasi tutti i leader della Silicon Valley hanno dimostrato interesse per Trump, anche se, durante il primo mandato, in molti gli si opposero apertamente, dimettendosi da vari consigli consultivi e contestando alcune sue politiche. Proprio per questo gli endorsment più o meno velati non porteranno molti vantaggi ai CEO delle grandi aziende come META, Google e Amazon, proprio per il carattere vendicativo e iracondo del neoeletto Presidente.
⬆️Arriva l’età dell’oro per le criptovalute?
Un tempo, Trump era scettico sulle criptovalute (nel 2019 disse che avrebbero facilitato attività illegali). Ma nell’ultimo anno è diventato un sostenitore deciso dei Bitcoin e simili, facendo promesse elettorali a favore di varie cause del settore in cambio di milioni di dollari in contributi da parte di gruppi pro-crypto.
È prevedibile che in un secondo mandato Trump, l’industria crypto ottenga quasi tutto ciò che desidera a Washington: la rimozione di Gary Gensler, capo della Securities and Exchange Commission, visto come un nemico, le aziende crypto che erano state citate in giudizio o indagate sotto l’amministrazione Biden potrebbero vedere quei casi archiviati e le voci pro-crypto probabilmente avranno maggior peso nella stesura di nuove regole per il settore.
⬇️Il potere dell’antitrust
Trump e i suoi alleati probabilmente rimuoveranno chiunque sia associato alle battaglie antitrust dell’amministrazione Biden contro le grandi aziende tecnologiche della Silicon Valley. Musk ha già dichiarato che Lina Khan, capo della Federal Trade Commission, responsabile dei casi contro aziende come Amazon e Meta, verrà licenziata. È probabile che Trump cambi anche la leadership del Dipartimento di Giustizia, sostituendo i funzionari che hanno portato avanti casi contro aziende come Apple. L’unica grande azienda tecnologica che potrebbe non beneficiare del cambio di rotta sull’antitrust è Google. I conservatori pro-Trump, tra cui JD Vance, sono da anni critici verso Google, sostenendo, spesso senza prove concrete, che sia di parte contro i conservatori. Trump ha appoggiato gli sforzi per smantellare l’azienda durante il suo primo mandato. Oggi, Google non ha fatto lobbying con i repubblicani con la stessa abilità dei suoi concorrenti, e probabilmente non basterà la telefonata a Trump del CEO Sundar Pichai in campagna elettorale per congratularsi della mossa politica di servire patatine a un McDonald.
⬆️Una nuova rinascita per TikTok
ByteDance, il conglomerato cinese proprietario di TikTok, potrebbe essere tra le aziende tecnologiche a brindare alla vittoria di Trump.
Secondo la legge sul “divieto di TikTok” approvata dal Congresso e firmata quest’anno, ByteDance avrebbe dovuto vendere le operazioni statunitensi di TikTok entro gennaio, o affrontare un divieto a livello nazionale. Ma è probabile che ciò non accada, poiché Trump, che durante il suo primo mandato aveva tentato di vietare TikTok, ha cambiato idea quest’anno, pare a seguito di un’intensa attività di lobbying da parte di un importante investitore di ByteDance. Da allora, ha promesso di proteggere TikTok negli Stati Uniti.
Trump non può abrogare una legge senza il Congresso, e TikTok potrebbe perdere i suoi ricorsi in tribunale, quindi c’è ancora una possibilità che il divieto venga attuato. Ma Trump potrebbe semplicemente rifiutarsi di applicarlo, mantenendo la sua promessa di non interferire con l’azienda.
⬇️ I controlli sull’intelligenza artificiale
Abbiamo già scritto cosa potrebbe significare un mandato Trump per l’intelligenza artificiale. Alcuni dei sostenitori tecnologici di Trump – come il venture capitalist Marc Andreessen – appartengono all'ala "accelerationista" del movimento IA, contraria a qualsiasi regolamentazione che possa rallentare l'industria.
Non credo, a dire il vero, che Trump dedicherà molto tempo a pensare all'IA: potrebbe delegare l'argomento a Vance, che sembra avere interesse in materia. Tuttavia, le sue opinioni sull'IA saranno probabilmente influenzate dalle persone a lui vicine, e si prevede che incoraggeranno le aziende tecnologiche americane a superare i rivali cinesi e di altri Paesi, rimuovendo eventuali ostacoli normativi.
Curiosamente, Musk rappresenta una variabile imprevedibile in questo contesto. Pur gestendo xAI, una compagnia di intelligenza artificiale che trarrebbe vantaggio da una regolamentazione leggera, Musk si preoccupa del rischio esistenziale legato all'IA e ha sostenuto una controversa legge californiana che avrebbe imposto standard di sicurezza ai modelli IA, contrariamente alla posizione di molte aziende del settore. Che impatto avrà nelle politiche legate all’intelligenza artificiale?
⬆️La deregolamentazione nei social media
Per anni, i repubblicani a Washington hanno sostenuto che le principali piattaforme social americane fossero prevenute contro di loro. In gran parte questa è stata una mossa strategica, spesso in mala fede, per fare pressione sulle aziende di Silicon Valley e spingerle a piegare le loro regole in favore dei conservatori, piuttosto che un reale interesse per la neutralità. Un indizio è che quegli stessi repubblicani non hanno criticato l’attivismo elettorale pro-Trump di Musk su X.
Mi aspetto che anche altre grandi aziende di social media seguano la strada di X, adattando le loro politiche e pratiche di moderazione dei contenuti per evitare scontri con la nuova amministrazione. Probabilmente non arriveranno agli estremi di Musk nel reintegrare neo-nazisti o teorici della cospirazione, o nel classificare "cisgender" come insulto. Tuttavia, i capi delle piattaforme social non vogliono riaprire le battaglie sulla moderazione dei contenuti e sui presunti pregiudizi politici affrontate durante il primo mandato di Trump – e alcuni, come Zuckerberg, sembrano ora pentirsi delle posizioni prese in passato.
⬇️Il “soft power” della Silicon Valley democratica
L’ondata di voti che ha portato Donald J. Trump alla rielezione non ha avuto origine nella Silicon Valley. A San Francisco, infatti, la maggior parte dei lavoratori nel settore tecnologico continua a votare per i Democratici nonostante molti leader di aziende tecnologiche abbiano sostenuto apertamente Trump.
Esistono molti modi in cui un secondo mandato di Trump potrebbe rivelarsi problematico per la Silicon Valley. I leader tecnologici potrebbero distanziarsi da lui se le sue promesse elettorali – come una stretta sull'immigrazione che potrebbe influenzare i piani di assunzione, dazi che aumenterebbero i costi dei prodotti o politiche anti-abortiste che metterebbero a rischio la salute delle dipendenti – risultassero troppo disruptive. Nel breve termine, però, il segnale più evidente dell'accettazione crescente di Trump tra le élite tecnologiche è che smetterà di essere un tabù sociale sostenerlo.
Anche la Silicon valley andrà a destra?
SuperImages
📷Trump e Elon Musk si sono “divertiti” a postare immagini false di Kamala Harris versione comunista. Allora, a urne chiuse, ci possiamo vendicare creando versioni “tiranniche” di Donald Trump. Riuscite a indovinare i dittatori (abbastanza facile)?
SuperItaly
🦸Orazio Schillaci, ministro della Salute, ha voluto rimarcare i benefici dell’intelligenza artificiale in medicina:
L'intelligenza artificiale vuol dire progresso. Qualunque applicazione della stessa sarà utile per tutti. Oggi almeno il 50% dell'applicazione dell'intelligenza artificiale è in campo sanitario. Questo vuol dire avere la possibilità di migliorare le diagnosi, può insegnare ai giovani a guardare meglio quando si trovano di fronte a un caso complesso. Può servire anche a ridurre le liste d'attesa. È un'occasione straordinaria che dobbiamo saper sfruttare bene
Orazio Schillaci, ministro della Salute, Festival delle Regioni, Bari, 23 Ottobre ‘24
🦹🏻Speriamo che alle parole possano seguire i fatti: purtroppo un un errore di trascrizione ha portato alla somministrazione di 80 dosi di insulina, anziché le 8 prescritte, a un paziente fragile di 70 anni ricoverato all’ospedale Galliera di Genova, provocandone la morte. L’errore iniziale è stato attribuito a un medico, che ha inserito 80 dosi sul software, ma la responsabilità coinvolgerebbe anche i colleghi che non hanno rilevato l’anomalia nei turni successivi. Magari l’intelligenza artificiale avrebbe potuto identificare l’eccezionalità e aumentare l’attenzione?
SuperNews
🦹🏻[Il lato oscuro dell’IA] Un uomo britannico, Hugh Nelson, è stato condannato a 18 anni di carcere per aver creato materiale pedopornografico tramite intelligenza artificiale. Nelson, 27 anni, ha usato software come Daz 3D per manipolare foto di bambini reali e generare immagini abusive, che poi vendeva online. La polizia di Manchester ha rivelato che Nelson guadagnava circa 6.500 dollari con queste immagini, spesso realizzate su richiesta. È stato arrestato dopo aver tentato di vendere immagini a un agente sotto copertura. Questo caso rappresenta la prima condanna di questo tipo nel Regno Unito e si inserisce in un trend globale preoccupante: in agosto, un soldato negli Stati Uniti e un uomo in Wisconsin sono stati accusati di crimini simili. Le principali aziende di intelligenza artificiale hanno firmato un impegno per impedire l’uso dei loro software nella creazione di materiale pedopornografico, ma forse non basta.
🌍[IA & Geopolitica] L'Arabia Saudita sta lanciando "Project Transcendence", un'iniziativa di intelligenza artificiale con un investimento fino a 100 miliardi di dollari per competere con gli Emirati Arabi Uniti come hub tecnologico. L'entità statale investirà in data center, startup, infrastrutture IA, attrazione talenti, e cercherà collaborazioni con grandi aziende tecnologiche offrendo capitale e supporto infrastrutturale. Il progetto mira a colmare il divario con Stati Uniti e Cina in termini di competenze IA, rafforzando l'ecosistema locale e promuovendo l'adozione e lo sviluppo dell'IA nel Paese. Parte della Vision 2030, l'iniziativa è parte di una strategia più ampia per diversificare l'economia saudita e ridurre la dipendenza dai combustibili fossili.
📜[IA & Elezioni] Dopo le elezioni presidenziali del 2024, OpenAI ha rivelato l'ampio utilizzo di ChatGPT da parte degli elettori. Prima del voto, l'azienda ha implementato misure per impedire la diffusione di disinformazione elettorale, vietando l'uso di ChatGPT per impersonare candidati o governi, rappresentare in modo errato il processo di voto o scoraggiare la partecipazione elettorale. Inoltre, ha utilizzato filigrane digitali per le immagini create con DALL-E, rendendone più facile l'identificazione come opere generate dall'IA.Nel mese precedente le elezioni, un milione di risposte di ChatGPT hanno diretto gli utenti a CanIVote.org e sono state rifiutate oltre 250.000 richieste di deepfake riguardanti figure come Donald Trump e Kamala Harris. Durante il giorno delle elezioni e quello successivo, due milioni di risposte di ChatGPT hanno indirizzato gli utenti verso fonti affidabili come Associated Press e Reuters per i risultati. Nonostante queste misure, il Bipartisan Policy Center ha manifestato preoccupazioni sull'affidabilità delle risposte di ChatGPT a domande relative al voto, sottolineando l'importanza di usare discrezione per evitare implicazioni sulla democrazia.
👏Siamo arrivati alla fine del numero 45! 4 anni di Trump, chissà che mondo ne uscirà fuori…
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