💰Viva la stupidità, carajo! Le criptotruffe di Milei e Trump - #56
La tecnodestra gioca d'azzardo e promuove criptovalute fallimentari, facendo perdere molti soldi a investitori inesperti. In più, quanto costa e quali benefici porterebbe un CERN europeo sull'IA
💰Da Trump a Milei, le criptovalute sono diventate strumenti di potere e speculazione, con miliardi bruciati e migliaia di investitori sul lastrico. $Libra e $TRUMP sono crollate dopo rapidi guadagni per pochi, sollevando dubbi su conflitti d’interesse e manipolazione economica. Mentre l’Europa punta a regolamentare il settore, la tecnodestra gioca d’azzardo con una finanza senza regole. Rivoluzione o truffa? Il confine è sempre più labile. Ne parliamo in SuperPost.
🌍Mentre Stati Uniti e Cina dominano la corsa all’IA, un’idea ambiziosa prende forma nel dibattito europeo: un CERN per l’intelligenza artificiale, un centro di ricerca pubblico per sviluppare tecnologie avanzate senza dipendere dalle big tech. Giorgio Parisi, premio Nobel per la fisica, e oltre 3.000 ricercatori sostengono questa visione, che potrebbe trasformare l’Europa in un polo d’eccellenza tecnologica. Ma quanto costa? È davvero fattibile? Scoprimolo in SuperEurope.
🦸♂️In SuperNews scopriamo che qualcuno ancora parla di intelligenza artificiale e sicurezza, oltre alle nuove scoperte quantistiche di Microsoft: è stato scoperto un nuovo stato della materia!
🧙♂️Infine in SuperProphecy, i guru del tech a Davos provano a indovinare quando verrà l’intelligenza artificiale generale. Spoiler: presto (secondo loro!)
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SuperPost - Viva la stupidità, carajo! Le criptotruffe di Stato
💰Le criptovalute continuano a espandersi nel dibattito politico ed economico globale, scelte come strumento di libertà da parte della tecnodestra, anche se gli ultimi eventi hanno messo in luce rischi, speculazioni e conflitti di interesse. I casi di Donald Trump e Javier Milei dimostrano quanto sia labile il confine tra finanza decentralizzata e potere politico, e quanto siano urgenti regolamentazioni più stringenti per evitare abusi.
🇦🇷 Il caso Milei e il crollo di $Libra
In Argentina, il presidente Javier Milei è stato travolto dallo scandalo del crac della criptovaluta $Libra, da lui stesso promossa. La criptovaluta, legata al progetto Viva La Libertad destinato al finanziamento di piccole imprese argentine, inizialmente è salita a 5,2 dollari, per poi perdere il 96% del valore, lasciando 40.000 argentini in rovina per un totale di 4 miliardi di dollari di perdite. Questo fenomeno, noto come rug pull, ha visto gli sviluppatori vendere in massa i propri token dopo averne gonfiato artificialmente il valore.
Lo scandalo ha innescato indagini interne, richieste di impeachment e il crollo della Borsa di Buenos Aires, aggravando la crisi economica argentina. Milei, difendendosi, ha sostenuto di essere stato truffato. Peccato che il mercato, quel libero mercato che lui tanto idolatra, non ammetta ingenuità.
D'altronde, chi poteva immaginare che promuovere una criptovaluta senza regole potesse finire male? Ah sì, praticamente chiunque con un minimo di buon senso economico. Ma niente paura: magari nel prossimo tweet ci spiegherà che tutto questo è colpa del socialismo, del keynesismo, o di un complotto della casta. Viva la stupidità, carajo!
🇺🇸 Il caso Trump: speculazione e conflitto d’interessi
Dall’altra parte dell’oceano, solamente un mese fa , Donald Trump lanciava la criptovaluta $TRUMP, raccogliendo un valore di mercato di oltre 50 miliardi di dollari grazie a una distribuzione fortemente sbilanciata: l’80% dei token è detenuto dalle sue aziende. Dopo il lancio, il prezzo è schizzato da 6 a oltre 70 dollari, rendendolo miliardario nel settore cripto. Poche ore prima del suo giuramento presidenziale, anche Melania Trump ha lanciato la sua criptovaluta, $MELANIA, che ha raggiunto una capitalizzazione di 2 miliardi di dollari.
Tuttavia, nel giro di un mese, il valore di entrambe è crollato rapidamente (da 80 a 15 dollari per $TRUMP e da 15 a 1 per $MELANIA), impoverendo centinaia di migliaia di investitori, mentre una ristretta élite, tra i quali ovviamente la famiglia Trump, ne ha tratto enormi profitti. Mentre su 50 dei primissimi investitori di $TRUMP hanno guadagnato circa 10 milioni l’uno, 200.000 persone hanno perso tutto il loro investimento ( e immagino siano soprattutto fan del Presidente). In media, ogni investitore ha perso 20 dollari per ogni dollaro guadagnato dagli sviluppatori e le perdite arrivano a 2 miliardi di dollari.
🎰Criptovalute e politica: come una scommessa al casinò
I casi di Milei e Trump dimostrano come le criptovalute possano diventare strumenti di speculazione, finanziamento opaco e manipolazione economica. In assenza di regolamentazione, questi asset rischiano di:
✅ Concentrare la ricchezza in poche mani a scapito di piccoli investitori.
✅ Fornire canali di finanziamento opachi per governi e leader politici.
✅ Aumentare la volatilità economica, esponendo i mercati a bolle speculative.
L’Europa, con il MiCA (Markets in Crypto-Assets Regulation), cerca di arginare questi rischi, ma secondo esperti come Fabio Panetta, Governatore della Banca d'Italia, servono norme più rigide per evitare che le criptoattività diventino strumenti di riciclaggio, speculazione e aggiramento delle sanzioni internazionali, come vorrebbe invece la tecnodestra.
Gli ultimi eventi evidenziano la necessità di regolamentare il settore delle criptovalute a livello internazionale, soprattutto quando sono coinvolte figure politiche di rilievo. Negli Stati Uniti, le frodi cripto difficilmente saranno oggetto di indagine: il Consumer Financial Protection Bureau (CFPB), creato dopo la crisi del 2008 per tutelare i cittadini, e la Federal Trade Commission sono stati svuotati di poteri sotto Trump, lasciando il settore senza controlli adeguati. La promessa di una finanza decentralizzata e “che possa far ricchi tutti” si scontra con manovre speculative e conflitti d’interessi, trasformando le criptovalute promosse dai capi di Stato in strumenti di instabilità economica e un nuovo stumento di potere e manipolazione. Nonostante il populismo della tecnodestra a rimetterci sono sempre i più deboli.
SuperEurope - Il Cern dell’IA
🤖L’anno scorso, il premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi ha lanciato un appello su Nature, mettendo in guardia dai pericoli di lasciare lo sviluppo e il controllo dell'intelligenza artificiale esclusivamente alle aziende. Sostenuto da oltre 3.000 ricercatori europei riuniti nell’associazione Cairne, ha proposto la creazione di un centro di ricerca pubblico su larga scala, ispirato al CERN, per garantire che l'IA venga sviluppata nell'interesse collettivo. Questo centro, menzionato anche da Ursula Von der Leyden settimana scorsa a Parigi, riunirebbe i migliori talenti, garantendo autonomia di ricerca, risorse e un'infrastruttura di calcolo all’avanguardia per competere a livello globale. Sicuramente un progetto ambizionso, ma è fattibile?
Un recente report dell’International Center for Future Generations (Icfg) ha stimato i costi iniziali e le necessità operative di questo progetto:
Investimento iniziale: 31,5 miliardi di euro
Sviluppo dell’infrastruttura di calcolo (chip e connessioni): 13 miliardi di euro
Supercomputer per IA: necessità di 200.000 superchip Nvidia GB200
Costo per salari competitivi: stipendi medi annui di 500.000 euro per esperto
Personale previsto: 7.000 dipendenti
Costo del personale (compresi staff di supporto e assunzioni temporanee): fino a 4,5 miliardi di euro
L'infrastruttura sarebbe divisa tra centri di calcolo e un hub per i talenti, sul modello americano, dove i data center sono separati dai centri di ricerca. La governance prevederebbe due comitati di esperti indipendenti e un board di controllo composto dai paesi membri UE, con la partecipazione di Regno Unito, Svizzera e Canada. Per la forma giuridica, il report suggerisce la creazione di un'impresa comune ai sensi dell'articolo 187 del TFUE, garantendo flessibilità operativa come una startup tecnologica ma con i vantaggi di un'istituzione UE.
Un investimento di questa portata può sembrare oneroso, ma se distribuito equamente tra tutti i paesi membri dell'UE, il peso economico risulterebbe sostenibile e in linea con le necessità europee. Inoltre, il ritorno strategico a lungo termine andrebbe ben oltre la spesa iniziale: un CERN per l’IA permetterebbe all’Europa di ridurre la dipendenza tecnologica da Stati Uniti e Cina, rafforzando la propria competitività in un settore chiave per l’economia del futuro.
Con una governance strutturata e un’infrastruttura all’avanguardia, questo progetto potrebbe non solo accelerare la ricerca di frontiera, ma anche attrarre e trattenere i migliori talenti globali, oltre a promuovere una tecnologia per il bene comune. Invece di inseguire la narrazione muscolare statunitense, un'iniziativa di tale ambizione rappresenterebbe un’opportunità irripetibile per l’Europa di posizionarsi come protagonista nell’intelligenza artificiale, con benefici diffusi per l’intero continente in termini di innovazione, sicurezza e leadership tecnologica.
Non è sicuramente l’unica cosa da fare, ma può aiutare a promuovere una nuova via europea allo sviluppo dell’IA fatto di ricerca di base, innovazione aperta e collaborazione. L’abbiamo fatto in passato, lo possiamo rifare.
SuperProphecy
🧙♂️A Davos 2025, i grandi nomi della tecnologia profetizzano l’arrivo imminente dell’Intelligenza Artificiale Generale (AGI). Secondo loro, l’IA sarà presto in grado di pensare, apprendere e risolvere problemi come un essere umano, trasformando ogni aspetto della società.
Ma è davvero alle porte una rivoluzione o è solo l’ennesimo hype per attirare investimenti e influenzare i governi? Vediamo cosa dicono i guru del tech e quanto c’è di concreto nelle loro previsioni (video doppiato in italiano grazie a ElevenLabs).
SuperNews
[IA & Sicurezza] Un gruppo di 100 esperti provenienti da 33 paesi ha pubblicato l'International AI Safety Report. Yoshua Bengio, uno dei luminari dll’IA e il coordinatore dello studio, ha riassunto il messaggio chiave quando ha detto : "Una conclusione centrale del rapporto è che anche il futuro a breve termine dell'IA generica è notevolmente incerto. Sono possibili sia risultati molto positivi che molto negativi. Pertanto, molto dipende da come agiscono le società e i governi". Questa cautela è riecheggiata nelle ultime notizie dal Regno Unito. Pochi giorni prima della pubblicazione del rapporto, The Guardian ha rivelato che diversi progetti di intelligenza artificiale volti a trasformare il sistema di welfare del Regno Unito sono stati accantonati dopo aver incontrato gravi problemi. I funzionari hanno ammesso che far funzionare questi sistemi in modo affidabile su larga scala è stato molto più difficile di quanto sperassero, con molti dei primi test che hanno incontrato ostacoli significativi.
[IA & Sorveglianza] DeepSeek, il chatbot cinese alternativo a ChatGPT, è finito sotto accusa per la presenza di un codice nascosto che invierebbe i dati degli utenti al governo cinese tramite China Mobile. L'allarme è stato lanciato da Ivan Tsarynny, CEO di Feroot Security, che ha individuato collegamenti diretti con server controllati dallo Stato cinese. Secondo ABC News, registrandosi o accedendo a DeepSeek, gli utenti potrebbero inconsapevolmente creare un account in Cina, esponendo la loro identità e le loro ricerche ai sistemi statali cinesi. Le preoccupazioni hanno spinto il Congresso USA a valutare un divieto dell’app sui dispositivi governativi, con una proposta di legge bipartisan simile a quella che ha limitato TikTok. Il successo di DeepSeek, in parte dovuto alla sua natura open-source, ha reso l’app molto popolare, ma il sospetto di sorveglianza statale mette in discussione la sua sicurezza e il suo futuro sul mercato internazionale.
[Quantum] Microsoft ha annunciato Majorana 1, il primo chip quantistico dell’azienda, ispirato al fisico italiano Ettore Majorana. Basato su una tecnologia rivoluzionaria, promette di accelerare l’arrivo dei computer quantistici, capaci di eseguire calcoli oggi impensabili. Majorana 1 sfrutta una particella subatomica teorizzata negli anni '30, il fermione di Majorana, per ridurre drasticamente gli errori che affliggono i computer quantistici attuali. Il chip è stato sviluppato nei laboratori Microsoft negli Stati Uniti e in Danimarca e utilizza un nanofilo superconduttore per creare un nuovo stato della materia, diverso da solido, liquido o gas, ma topologico e resistente alle interferenze. Non so bene cosa posso significare questo, ma secondo Microsoft, questa tecnologia consentirà di realizzare computer quantistici operativi entro pochi anni, con impatti enormi in campi come medicina, chimica e intelligenza artificiale. Tuttavia, l’aumento della potenza di calcolo pone nuove sfide per la sicurezza informatica, con il rischio di rendere obsolete le attuali tecniche di crittografia. Con Majorana 1, la corsa ai computer quantistici entra in una fase decisiva, con Microsoft pronta a sfidare giganti come IBM e Google in quella che potrebbe essere la prossima rivoluzione tecnologica.
🦸♀️Anche questo numero è finito! Riprendiamo fiato dopo l’evento di Parigi.
🫵Ricordatevi che Superpoteri è un esperimento collettivo, utile per generare dibattiti, riflessioni, proposte sulle tecnologie e il loro impatto. Nessuno si deve sentire escluso.
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🦸Grazie e ci vediamo settimana prossima! Sapere Aude!